Cagnulari

Lovicu G., Frau A.,Farci M., Rigoldi M.P., 2019- Cagnulari. In: Italian Vitis Database. www.vitisdb.it ISSN 2282-006X
release 28/11/2019, ultimo aggiorn. 28/11/2019 url http://vitisdb.it/accessions/show/16836
informazioni gestite da
Agris Sardegna Servizio RFOOVE
informazioni generali
nome
Cagnulari
nazione di selezione
Italia
provincia di selezione
Sassari
codice
ITA376-045
regione di selezione
Sardegna
località di selezione
Usini
istituzione custode
Agris Sardegna Servizio RFOOVE
collezione
Aziende AGRIS di Ussana (CA), Villasor (CA), Uta (CA) e Lizzos (SS)
varietà & clone
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
varietà
Cagnulari
clone
non disponibile
genere
Vitis
sub specie
sativa
codice della varietà
IVD-var_397
trueness to type
true-name
confermato si
bibliografia correlata (1)
autori anno titolo rivista citazione
AA.VV. 2017 AKINAS, Uve di Sardegna AA.VV. 2017. AKINAS, Uve di Sardegna. Ed. Ilisso, Isbn 9788862023528
trueness to type accertato con rilievi morfologici (ampelografici)
accertamento con rilievi morfologici (ampelografici) accertato
bibliografia correlata (1)
autori anno titolo rivista citazione
AA.VV. 2017 AKINAS, Uve di Sardegna AA.VV. 2017. AKINAS, Uve di Sardegna. Ed. Ilisso, Isbn 9788862023528
trueness to type accertato con microsatelliti
accertamento con microsatelliti accertato
bibliografia correlata (1)
autori anno titolo rivista citazione
AA.VV. 2017 AKINAS, Uve di Sardegna AA.VV. 2017. AKINAS, Uve di Sardegna. Ed. Ilisso, Isbn 9788862023528
loci confrontati 22
loci identici 22
discrepanze nessuna
profilo microsatellite standardizzato
loci: loci predefiniti ( 9 )
locus SSR: VVS2 VVMD5 VVMD7 VVMD27 VrZAG62 VrZAG79 VVMD25 VVMD28 VVMD32
allele: A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2
dimensione: 139 151 225 237 239 239 179 183 186 188 251 259 264 272 247 261 241 257

Vi sono altri loci consultabili online

immagini
ampelografia
OIV descrizione valore immagini
001 Giovane germoglio: apertura dell’apice 5 completamente aperto germoglio
004 Giovane germoglio: densità dei peli striscianti dell’apice 5 media
007 Germoglio: colore del lato dorsale degli internodi 2 (3) verde e rosso
008 Germoglio: colore del lato ventrale degli internodi 2 verde e rosso
016 Germoglio: numero di viticci consecutivi 1 2 o meno
051 Foglia giovane: colore della pagina superiore del lembo (4 a foglia) 4 ramato - rosso foglia
053 Foglia giovane: densità peli striscianti tra le nervature principali della pagina inferiore (4a foglia) 9 molto elevata
067 Foglia adulta: forma del lembo 3 pentagonale
068 Foglia adulta: numero dei lobi 3 cinque
070 Foglia adulta: distribuzione pigmentazione antocianica nervature principali pagina superiore 1 (2) assente
075 Foglia adulta: bollositá della pagina superiore del lembo 5 media
076 Foglia adulta: forma dei denti 2 entrambi i lati rettilinei
079 Foglia adulta: grado di apertura / sovrapposizione dei bordi del seno peziolare 7 sovrapposto
080 Foglia adulta: forma della base del seno peziolare 3 a V
081-1 Foglia adulta: denti del seno peziolare 9 presenti
081-2 Foglia adulta: base del seno peziolare delimitata dalla nervatura 1 non delimitata
084 Foglia adulta: densità dei peli striscianti tra le nervature principali sulla pagina inferiore del lembo 5 / 7 media / elevata
087 Foglia adulta: densità dei peli eretti sulle nervature principali della pagina inferiore del lembo 1 nulla o molto bassa
151 Fiore: organi sessuali 3 stami completamente sviluppati e gineceo completamente sviluppato
202 Grappolo: lunghezza (escluso il peduncolo) 5 medio grappolo
204 Grappolo: compattezza 9 molto compatto
208 Grappolo: forma 2 (3) conico
220 Acino: lunghezza 3 corto
221 Acino: larghezza 3 stretto
223 Acino: forma 2 / 3 sferoidale / ellissoidale largo
225 Acino: colore della buccia 6 blu nero
231 Acino: intensità della pigmentazione antocianica della polpa 1 nulla o molto debole
236 Acino: particolarità dell’aroma 1 nessuna
241 Acino: sviluppo dei vinaccioli 3 completo
ampelometria
OIV
nessun descrittore presente per Cagnulari
superampelo

nessun descrittore SuperAmpelo presente per Cagnulari

fenologia & produzione
nessun descrittore presente per Cagnulari
vegeto-produttivo
nessun descrittore presente per Cagnulari
polifenoli uve

nessun descrittore polifenolico presente per Cagnulari

aromi uve

nessun descrittore aromatico presente per Cagnulari

altri descr.

nessun "altro" descrittore disponibile per Cagnulari

bibliografia correlata (8)
autori anno titolo rivista citazione
AA.VV. 2017 AKINAS, Uve di Sardegna AA.VV. 2017. AKINAS, Uve di Sardegna. Ed. Ilisso, Isbn 9788862023528
Maul et al. Institute for Grapevine Breeding Geilweilerhof 2019 Vitis International Variety Catalogue VIVC.de http://www.vivc.de/index.php?r=cultivarname%2Findex
Grassi F., Labra M., Imazio S., Spada A., Sgorbati S., Scienza A., Sala F. 2003 Evidence of a secondary grapevine domestication centre detected by SSR analysis TAG Theoretical and Applied Genetics Theoretical and Applied Genetics 107 (7), 1315-1320
Petit-Lafitte 1841 Recueil uniquement consacré aux progrés de agricolture, des science et des arts qui s’y rapportent, dans la Gironde et les departments environnants L'agriculture comme source de richesse, comme garantie du repos social Annales des sciences physiques et naturelles, d'agriculture et d'industrie, tomo IV
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. s.d. Registro Nazionale delle Varietà di Vite. http://catalogoviti.politicheagricole.it/
Lacombe L., Boursiquot J.M., Laucou V., Di Vecchi-Staraz M., Péros J.P., This P. 2013 Large-scale parentage analysis in an extended set of grapevine cultivars (Vitis vinifera L.) TAG Theoretical and Applied Genetics 126 (2): 401-414
Cettolini Sante 1899 Annuario per gli anni scolastici 1893-94 e 1894-95 della Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia di Cagliari Cettolini Sante. 1899. Annuario per gli anni scolastici 1893-94 e 1894-95 della Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia di Cagliari.
Moris Giuseppe Giacinto 1857 Flora Sardoa Moris G.G., 1857, Flora Sardoa. Vol 1, Torino, Regia Tipografia
accessioni della medesima varietà (1)
note <p>Dal numero di false attribuzioni ritrovate appare chiaro come intorno a questo vitigno negli anni ci sia stata grande confusione. Dalle corrispondenze accertate &egrave; evidente che il <em>Bovali mannu</em> fa parte di un vasto gruppo genetico derivato da un&rsquo;unica variet&agrave;, gruppo in cui rientrano anche il <em>Cagnulari</em> e la <em>Barbera sarda</em>.</p> <p>In termini di vicinanza genetica questo gruppo fa parte di un ampio cluster in cui rientrano numerosi vitigni importanti. Essi sono accomunati dalla condivisione di alleli molto diffusi nella popolazione analizzata. La relazione pi&ugrave; stretta &egrave; con il <em>Nieddu polchinu</em> per il quale vi &egrave; compatibilit&agrave; per un rapporto di parentela diretto; tale compatibilit&agrave; &egrave; stata ritrovata anche per l&rsquo;<em>Alicante</em> falso (si rimanda alla relativa scheda), che per&ograve; nel dendrogramma non si trova nelle sue immediate vicinanze. Apprezzabile anche la vicinanza genetica con il <em>Mourvedre</em> e il <em>Muristellu</em>.</p> <p>La corrispondenza del profilo genetico con <em>Graciano</em> e <em>Morrastel</em> &egrave; certa ed &egrave; stata comprovata anche da altri autori.</p> <pre>E&rsquo; sicuramente uno dei due vitigni che possono storicamente fregiarsi del nome di <em>Bovale</em>, che spesso crea molta confusione tra gli addetti ai lavori.&nbsp; Uva da vino citata dal Moris, che con il nome Bovali mannu identifica una &ldquo;sottovariet&agrave;&rdquo; del &ldquo;<em>Bovali</em>&rdquo; (variet&agrave; &lsquo;affinis&rsquo; secondo il botanico). Quali le caratteristiche del <em>Bovali</em> di Moris: &ldquo;bacche nere, molto succose, morbide, dolcissime; grappoli piccoli e serrati;foglie piuttosto dense, tri-quinquelobate, corte, con denti acuti e larghi, faccia verde scuro, sotto tomentosa; piccioli e nervature&nbsp; scarlatte; sarmenti eretti, marrone scuro, con internodi corti.&rdquo; In aggiunta, sul Bovali mannu, dice che &egrave;&nbsp; &ldquo;affine al precedente, offre un ottimo vino: una sua sottovariet&agrave; pi&ugrave; ricca in vegetazione e meno fruttifera, pertanto meno coltivata, &egrave; chiamata <em>Bovali mannu </em>per gli acini pi&ugrave; grandi, che in realt&agrave; per il sapore si avvicinano pi&ugrave; alla precente variet&agrave;&rdquo;. Potrebbe trattarsi nel primo caso del Muristellu e nel secondo caso del <em>Bovali mannu </em>qui descritto. La realt&agrave; &egrave; che &egrave; difficile un&rsquo;attribuzione sicura sulla base della descrizione del Moris a causa del polimorfismo che caratterizza la vite nelle diverse fasi fenologiche e con variet&agrave; che presentano caratteri in comune. E nemmeno il Cettolini risulta essere dirimente. Pi&ugrave; di recente anche Nieddu utilizza due&nbsp; (forse tre) nomi diversi per identificare lo stesso vitigno: <em>Barbera sarda</em>, <em>Bovale sardo </em>e <em>Cagnulari</em>. Per uscire da questa situazione, potrebbe essere utile limitare l&rsquo;uso del nome <em>Bovale</em> a due variet&agrave;: il <em>Bovali mannu </em>(da non tradurre) usato per il <em>Bovale</em> descritto in questa scheda e il <em>Bovaleddu</em> ( o <em>Bovale piticcu</em>) da usare esclusivamente per il <em>Muristellu</em>. </pre> <pre>Non deve stupire una tale complessit&agrave; se si pensa che queste distinzioni erano fatte dagli ampelografi, fino a pochi anni fa, esclusivamente con osservazioni sulla morfologia. E che il grappolo &ndash;l&rsquo;organo maggiormente osservato - &egrave; in realt&agrave; soggetto ad influenze di carattere ambientale e di selezione. Da non dimenticare la sicura antichit&agrave; del vitigno: ricercatori delle 2 universit&agrave; di Milano hanno individuato alcune viti selvatiche del Centro Sardegna cos&igrave; strettamente correlate a due vitigni sardi (il <em>Bovale murru </em>e il <em>Muristellu</em>) da definire la Sardegna come un centro di domesticazione secondaria della vite (Grassi et al., 2003). Le origini del <em>Bovali mannu </em>&ndash; <em>Cagnulari</em> &ndash; <em>Barbera sarda </em>sembrano pertanto da ricercarsi nell&rsquo;isola. </pre> <pre>Sull&rsquo;utilizzo del nome <em>Barbera</em> (nel Parteolla e nel Cagliaritano) per definire questa variet&agrave;, pu&ograve; forse essere d&rsquo;aiuto il Cettolini, che a fine &lsquo;800, parla della diffusione in tempi recenti del <em>Barbera</em> nell&rsquo;Iglesiente e nel Cagliaritano. Potrebbe essere la nostra <em>Barbera sarda</em>, fermo restando che la <em>Barbera piemontese </em>non ha avuto grossa diffusione nei vigneti delle zone citate? </pre>