Grecanico dorato B

Ansaldi G., Barbagallo M. G., Brancadoro L., De Lorenzis G., Di Lorenzo R., Falco V., Fici G., Gagliano F., Marino G., Monteleone G., Pisciotta A., Scienza A., 2015. Grecanico dorato (Biotipo B). in: Italian Vitis Datababase, www.vitisdb.it. ISSN 2282-006X
release 15/11/2018, ultimo aggiorn. 15/11/2018 url http://vitisdb.it/accessions/show/16122
informazioni gestite da
Regione Siciliana - Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari - Dip. Interventi Infrastrutturali per l'Agricoltura - Centro per l'Innovazione della Filiera Vitivinicola UOS Marsala
Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali - Università degli Studi di Milano
Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali - Università degli Studi di Palermo
ringraziamenti
Regione Sicilia, Ager Foundation
informazioni generali
nome
Grecanico dorato B
nazione di selezione
Italia
provincia di selezione
Agrigento
codice
ITA430-56/5
regione di selezione
Sicilia
località di selezione
non disponibile
istituzione custode
Regione Siciliana - Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari - Dip. Interventi Infrastrutturali per l'Agricoltura - Centro per l'Innovazione della Filiera Vitivinicola UOS Marsala
collezione
Biesina - Marsala
varietà & clone
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
varietà
Garganega
clone
non disponibile
genere
Vitis
sub specie
sativa
codice della varietà
IVD-var_192
trueness to type
true-name
confermato si
bibliografia correlata (1)
autori anno titolo rivista citazione
Mazzei A. e Zappalà A. 1965 Il Grecanico dorato Principali vitigni da vino coltivati in Italia. Volume IV, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste,
trueness to type accertato con rilievi morfologici (ampelografici)
accertamento con rilievi morfologici (ampelografici) accertato
bibliografia correlata (1)
autori anno titolo rivista citazione
Mazzei A. e Zappalà A. 1965 Il Grecanico dorato Principali vitigni da vino coltivati in Italia. Volume IV, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste,
trueness to type accertato con microsatelliti
accertamento con microsatelliti non accertato
profilo microsatellite standardizzato
loci: loci predefiniti ( 9 )
locus SSR: VVS2 VVMD5 VVMD7 VVMD27 VrZAG62 VrZAG79 VVMD25 VVMD28 VVMD32
allele: A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2
dimensione: 133 143 225 231 249 253 179 194 200 200 251 251 242 256 239 251 251 259
immagini
ampelografia
OIV descrizione valore immagini
001 Giovane germoglio: apertura dell’apice 5 completamente aperto germoglio
003 Giovane germoglio: intensità della pigmentazione antocianica dei peli striscianti dell’apice 1 nulla o molto bassa
004 Giovane germoglio: densità dei peli striscianti dell’apice 5 / 7 media / elevata
006 Germoglio: portamento (prima della legatura) 1 / 3 eretto / semi-eretto
007 Germoglio: colore del lato dorsale degli internodi 2 verde e rosso
008 Germoglio: colore del lato ventrale degli internodi 1 verde
016 Germoglio: numero di viticci consecutivi 1 2 o meno
051 Foglia giovane: colore della pagina superiore del lembo (4 a foglia) 1 / 2 ( 3) verde / giallo foglia
053 Foglia giovane: densità peli striscianti tra le nervature principali della pagina inferiore (4a foglia) 5 / 9 media / molto elevata
055 Foglia giovane: densità dei peli striscianti sulle nervature principali della pagina inferiore del lembo (4 a foglia) 5 / 9 media / molto elevata
065 Foglia adulta: dimensione del lembo 5 / 7 medio / grande
067 Foglia adulta: forma del lembo 3 pentagonale
068 Foglia adulta: numero dei lobi 3 ( 4) cinque
070 Foglia adulta: distribuzione pigmentazione antocianica nervature principali pagina superiore 2 ( 3) solo al punto peziolare
074 Foglia adulta: profilo del lembo in sezione trasversale 2 a V
075 Foglia adulta: bollositá della pagina superiore del lembo 3 bassa
076 Foglia adulta: forma dei denti 4 ( 2) un lato concavo, un lato convesso
079 Foglia adulta: grado di apertura / sovrapposizione dei bordi del seno peziolare 3 / 5 aperto / chiuso
080 Foglia adulta: forma della base del seno peziolare 1 / 3 a U / a V
081-1 Foglia adulta: denti del seno peziolare 1 assenti
081-2 Foglia adulta: base del seno peziolare delimitata dalla nervatura 1 non delimitata
083-1 Foglia adulta: forma della base dei seni laterali superiori 1 a U
083-2 Foglia adulta: denti nei seni laterali superori 9 presenti
084 Foglia adulta: densità dei peli striscianti tra le nervature principali sulla pagina inferiore del lembo 3 / 5 bassa / media
085 Foglia adulta: densità dei peli eretti tra le nervature principali sulla pagina inferiore del lembo 1 nulla o molto bassa
087 Foglia adulta: densità dei peli eretti sulle nervature principali della pagina inferiore del lembo 1 nulla o molto bassa
093 Foglia adulta: lunghezza del picciolo in rapporto alla lunghezza della nervatura mediana 5 uguale
094 Foglia adulta: profondità dei seni laterali superiori 5 medio
151 Fiore: organi sessuali 3 stami completamente sviluppati e gineceo completamente sviluppato
202 Grappolo: lunghezza (escluso il peduncolo) 7 / 9 lungo / molto lungo grappolo
204 Grappolo: compattezza 3 spargolo
208 Grappolo: forma 1 / 2 cilindrico / conico
220 Acino: lunghezza 3 corto acino
221 Acino: larghezza 3 stretto
223 Acino: forma 1 sferoidale schiacciato ai poli
225 Acino: colore della buccia 1 verde giallo
231 Acino: intensità della pigmentazione antocianica della polpa 1 nulla o molto debole
236 Acino: particolarità dell’aroma 1 nessuna
241 Acino: sviluppo dei vinaccioli 3 completo
Note ampelografiche

 

Il Grecanico presenta una buona variabilità intravarietale, questa può essere ricondotta in due biotipi, caratterizzati nel campo collezione di Marsala, denominati come A e B. I due biotipi individuati ben si differenziano per le loro caratteristiche morfologiche del grappolo, quali forma, compattezza e dimensione,. Nel biotipo A il grappolo è lungo, mediamente compatto mentre il biotipo B presenta grappoli è da lunghi a molto lunghi  e spargoli

 

ampelometria
OIV
OIV PDF descrizione valore
601 PDF Foglia adulta: lunghezza della nervatura N1 ( 119.00 )
602 PDF Foglia adulta: lunghezza della nervatura N2 ( 103.56 )
603 PDF Foglia adulta: lunghezza della nervatura N3 ( 78.09 )
604 PDF Foglia adulta: lunghezza della nervatura N4 ( 52.70 )
605 PDF Foglia adulta: distanza dal seno peziolare al seno laterale superiore ( 51.54 )
606 PDF Foglia adulta: distanza dal seno peziolare al seno laterale inferiore ( 49.93 )
607 PDF Foglia adulta: angolo tra N1 e N2 misurato alla prima biforcazione ( 61.07 )
608 PDF Foglia adulta: angolo tra N2 e N3 misurato alla prima biforcazione ( 50.35 )
609 PDF Foglia adulta: angolo tra N3 e N4 misurato alla prima biforcazione ( 60.24 )
610 PDF Foglia adulta: angolo tra N3 e la tangente tra il punto peziolare e l’estremità N5 ( 74.05 )
611 PDF Foglia adulta: lunghezza della nervatura N5 ( 27.64 )
612 PDF Foglia adulta: lunghezza del dente di N2 ( 10.19 )
613 PDF Foglia adulta: larghezza del dente di N2 ( 11.59 )
614 PDF Foglia adulta: lunghezza del dente di N4 ( 9.63 )
615 PDF Foglia adulta: larghezza del dente di N4 ( 10.63 )
617 PDF Foglia adulta: distanza tra l’estremitá di N2 e l’estremitá della prima nervatura secondaria di N2 ( 52.78 )
618 PDF Foglia adulta: apertura/sovrapposizione del seno peziolare ( -10.29 )
superampelo
distanze
descrittore valore deviazione standard
Distanza dal seno peziolare al seno inferiore sinistro 50.620 7.130
Distanza dal seno peziolare al seno inferiore destro 49.230 8.620
Distanza dal seno peziolare al seno superiore sinistro 51.040 10.500
Distanza dal seno peziolare al seno superiore destro 52.030 9.710
Nervatura N3’, lunghezza dal seno peziolare alla nervatura N4’ 12.060 2.090
Nervatura N3, lunghezza dal seno peziolare alla nervatura N4 12.070 1.960
Lunghezza della nervatura N5’ 28.390 4.790
Lunghezza della nervatura N5 26.880 5.270
Lunghezza della nervatura N4’ 53.500 5.030
Lunghezza della nervatura N4 51.900 6.730
Distanza tra punto peziolare ed estremità della nervatura N4' 61.660 5.320
Distanza tra punto peziolare ed estremità della nervatura N4 60.430 7.810
Lunghezza della foglia 176.570 14.800
Larghezza della foglia 158.070 15.620
Lunghezza della foglia compreso il picciolo 210.200 27.390
Lunghezza del picciolo 91.220 20.910
Lunghezza della nervatura N1 119.000 9.540
Distanza tra gli estremi delle nervature N2 e N2’ 152.590 15.930
Distanza tra gli estremi delle nervature N3 e N3’ 150.850 13.700
Distanza tra gli estremi delle nervature N4 e N4’ 54.710 15.290
Larghezza del seno peziolare / Distanza tra i punti SP e SP’ -10.290 6.460
Lunghezza della nervatura N2 104.120 10.510
Lunghezza della nervatura N2’ 103.000 7.130
Lunghezza della nervatura N3 77.660 8.540
Lunghezza della nervatura N3' 78.510 7.740
Distanza tra estremità di N2 e estremità della prima ramificazione laterale di N2 52.930 8.390
Distanza tra estremità di N2' e estremità della prima ramificazione laterale di N2' 52.620 11.450
angoli
descrittore valore deviazione standard
Angolo tra N2’ e N3’ misurato alla prima biforcazione 49.600 4.960
Angolo tra N3 e N4 alla prima biforcazione di N3 62.260 5.660
Angolo tra N3’ e N4’ 58.220 4.170
Angolo tra N1 e N2 misurato agli estremi delle nervature 47.720 5.820
Angolo tra N1 e N2’ misurato agli estremi delle nervature 47.710 6.600
Angolo tra N2 e N3 misurato agli estremi delle nervature 54.980 6.830
Angolo tra N2’ e N3’ misurato agli estremi delle nervature 56.640 6.270
Angolo tra N3 e N4 misurato agli estremi delle nervature 49.320 6.950
Angolo tra N3’ e N4’ misurato agli estremi delle nervature 49.970 5.840
Angolo di apertura del seno peziolare misurato a SP e SP’ 20.030 14.430
Angolo tra D e D’ con centro in N1 100.160 5.380
Angolo tra S e S’ con centro in N1 42.580 10.830
Angolo tra I e I’ con centro in N1 44.080 5.620
Angolo tra N3 e la tangente tra il punto peziolare e l'estremità N5 77.660 11.320
Angolo tra N3' e la tangente tra il punto peziolare e l'estremità N5' 76.030 5.990
Angolo tra N1 e N2 misurato alla prima biforcazione 60.190 5.250
Angolo tra N1 e N2’ misurato alla prima biforcazione 61.950 4.970
Angolo tra N2 e N3 misurato alla prima biforcazione 51.090 4.250
rapporti
descrittore valore deviazione standard
Rapporto tra Lunghezza e larghezza della foglia 1.120 0.060
Rapporto tra la lunghezza del picciolo OP e la lunghezza della nervatura N1 0.760 0.160
Rapporto tra la distanza dal seno la lunghezza della nervatura N2 0.500 0.090
Rapporto tra la distanza dal seno peziolare la lunghezza della nervatura N2’ 0.500 0.100
Media della base dei denti del lato sinistro 10.690 2.900
Media dell’altezza dei denti del lato sinistro 9.510 2.310
Media della base dei denti del lato destro 11.530 2.760
Media dell’altezza dei denti del lato destro 10.310 2.050
Rapporto tra l’altezza e la base del dente all’estremità della nervatura N4’ 0.840 0.180
Rapporto tra l’altezza e la base del dente all’estremità della nervatura N4 0.830 0.150
Rapporto tra l’altezza e la base del dente all’estremità della nervatura N2’ 0.830 0.250
Rapporto tra l’altezza e la base del dente all’estremità della nervatura N2 0.800 0.230
Rapporto tra la somma degli angoli a’ + b’ e la somma della distanza tra il seno peziolare e il seno superiore sinistro OS’ e il seno peziolare e il seno inferiore sinistro OI’ 0.020 0.000
Rapporto tra la somma degli angoli a + b e la somma della distanza tra il seno peziolare e il seno superiore destro OS e il seno peziolare e il seno inferiore destro OI 0.020 0.000
Rapporto tra la lunghezza della nervatura N5’ e la lunghezza della nervatura N1 0.240 0.040
Rapporto tra la lunghezza della nervatura N5 e la lunghezza della nervatura N1 0.230 0.040
Rapporto tra la lunghezza della nervatura N4’ e la lunghezza della nervatura N1 0.450 0.040
Rapporto tra la lunghezza della nervatura N4 e la lunghezza della nervatura N1 0.440 0.040
Rapporto tra la lunghezza della nervatura N3' e la lunghezza della nervatura N1 0.660 0.060
Rapporto tra la lunghezza della nervatura N3 e la lunghezza della nervatura N1 0.650 0.040
Rapporto tra la lunghezza della nervatura N2’ e la lunghezza della nervatura N1 0.870 0.040
Rapporto tra la lunghezza della nervatura N2 e la lunghezza della nervatura N1 0.870 0.040
Rapporto tra la distanza dal seno peziolare al seno inferiore sinistro OI’ e la lunghezza della nervatura N3’ 0.650 0.110
Rapporto tra la distanza dal seno peziolare al seno inferiore destro OI e la lunghezza della nervatura N3 0.640 0.110
fenologia & produzione
OIV descrizione valore
301 Epoca di germogliamento 5 / 7 media / tardiva
303 Epoca d ́inizio dell ́invaiatura 5 medio
351 Vigoria del germoglio 5 media (70-80 g)
502 Grappolo: peso di un grappolo 1 / 3 molto basso (<150 g) / basso (250-350 g)
503 Acino: peso di un acino 1 / 3 molto basso (<1,5 g) / basso (2,5-3,5 g)
505 Tenore in zucchero del mosto 5 medio (17,2-18,8)
506 Acidità totale del mosto 3 bassa (5,2-6,8)
508 pH del mosto 5 medio (3,2-3,3)
vegeto-produttivo
sesto di impianto e forma di allevamento valore deviazione standard numero di anni
Forma di allevamento controspalliera
Sistema di potatura
Distanza sulla fila (m) 0.900
Distanza tra le file (m) 2.400
vigore valore deviazione standard numero di anni
Peso legno di potatura per pianta (kg) 0.490 0.050 2
Peso medio tralcio (g) 59.290 5.380 2
Peso legno di potatura per metro di filare (kg) 0.550 0.060 2
Numero germogli/tralci per pianta (numero/pianta) 8.720 0.770 4
Numero germogli/tralci per metro di filare (numero/m) 9.680 0.850 4
fertilità valore deviazione standard numero di anni
Numero infiorescenze per germoglio alla fioritura (numero/germoglio) 1.400 0.230 4
Fertilità basale (grappoli/gemma) 0.900 0.230 4
quantità produzione valore deviazione standard numero di anni
Diametro acino (media di 25 acini) - larghezza (mm) 14.130 0.550 2
Diametro acino (media di 25 acini) - lunghezza (mm) 14.030 0.720 2
Peso medio grappolo (g) 175.000 21.240 4
Peso di 100 acini (g) 200.000 8.000 4
Produzione per metro di filare (kg/m) 2.280 0.550 4
Produzione per pianta (kg/ceppo) 2.060 0.500 4
Produzione per ettaro (t/ha) 9.517 2.310 4
Numero grappoli per pianta (numero/pianta) 11.610 1.760 4
Numero grappoli per metro lineare (numero/m) 12.900 1.960 4
qualità produzione valore deviazione standard numero di anni
Tenore in zucchero del mosto (°Brix) 19.400 0.300 3
pH (pH) 3.400 0.090 3
Acidità titolabile del mosto (g/l) 4.700 0.070 3
polifenoli uve

nessun descrittore polifenolico presente per Grecanico dorato B

aromi uve

nessun descrittore aromatico presente per Grecanico dorato B

altri descr.

nessun "altro" descrittore disponibile per Grecanico dorato B

accessioni della medesima varietà (4)
note <div id="note" class="in collapse" style="height: auto;"> <p>Riferimenti storici</p> <p>Il Cupani (1696) descrive una <em>Vitis</em> con lunghi grappoli, acini un po&rsquo; duri, dorati, dolcissimi che a Misilmeri &egrave; chiamata <em>Giustulisi</em>, variet&agrave; riportata anche dal De Maria (1754) e riconosciuta da alcuni Autori tra cui il Geremia (1834) come sinonimo di Grecanico anche se in diversi testi e fonti bibliografiche si riscontrano il <em>Grecanico</em> e il <em>Giustolise</em>, citate come due variet&agrave; differenti. Anche il Pastena (1969) afferma che le due variet&agrave; non hanno nulla in comune. Caruso (1869) afferma&nbsp; che i navigatori minoici e micenei introdussero in Sicilia alcuni vitigni ancora oggi conosciuti sotto il nome di <em>Greco</em>, <em>Grecanico</em> e <em>Grechetto</em>, ma le analisi del DNA di vitigni greci non hanno suffragato questa ipotesi. Lo stesso Autore riporta che in atti notarili del XIV e del XV secolo si fa riferimento a contrattazione di uve e tra queste viene riportato il Gricaniko. Prospero Rendella (1629) tra i vitigni coltivati nel Mezzogiorno d&rsquo;Italia cita il <em>Gracanico</em>. Geremia (1834) ne distingue due biotipi: uno con grappolo spargolo, indicato come &lsquo;Grecanico a giriamoli&rsquo;, e uno con grappolo compatto e due ali disposte in modo da formare una croce, denominato &lsquo;Grecanico a croce&rsquo;. Il Cavazza (1914) tra i vitigni da vino a bacca bianca coltivati in Sicilia elenca il <em>Grecanico</em>, il <em>Giustolise</em> e il <em>Giustolise</em> <em>ammantellato</em>. Il Pulliat e Mas (1874) descrivono la variet&agrave; &ldquo;Grecani&rdquo; di provenienza siciliana. Il Mendola (1868) due tipi di <em>Giustolise</em>, un <em>Grecanicu niuru</em> di Marsala e uno bianco proveniente dalla regione etnea. Anche il Di Rovasenda (1877) attribuisce la provenienza dalla Sicilia della variet&agrave; da vino <em>Grecanica</em> <em>bianca</em> o <em>Grecanicu biancu</em>, e riferisce anche di un <em>Grecanio</em> o <em>Grecanico</em> a bacca nera citato dal Nicosia (1735) e una <em>Grecanica nera</em> o <em>Grecanicu niuru</em> originarie rispettivamente di Trapani e di Marsala. Il Carpentieri (1922)&nbsp; tra i vitigni importanti ad uva bianca coltivati in Sicilia riporta il Grecanico. Paulsen (1934) afferma che il <em>Grecanico bianco</em> era molto diffuso nella provincia di Trapani e in particolare nel territorio di Marsala, a seguito della idoneit&agrave; del vitigno per la produzione di vini bianchi da pesce e a bassa gradazione alcolica (12&deg; gradi), molto richiesti dal mercato. Lo studio del DNA ha mostrato una identit&agrave; con il vitigno <em>Garganega</em>, considerato uno dei vitigni italiani pi&ugrave; antichi (De Crescenzi, 1495), e quindi con la variet&agrave; spagnola <em>Malvasia de Marensa </em>(Crespan et al., 2008, Di Vecchi Staraz et al., 2007; This et al., 2007). I rapporti genetici con alcuni vitigni della provincia di Verona come <em>Dindarella</em>, <em>Corvina</em>, <em>Oseletta</em> e <em>Rondinella</em> permetterebbero di affermare che il Grecanico-Garganega &egrave; originario di questi territori.</p> <p>Diffusuine e variabilit&agrave;</p> <p>Per le sue buone caratteristiche produttive &egrave; un vitigno coltivato diffusamente in Sicilia, ed in particolare nelle aree occidentali dell&rsquo;isola. In Sicilia, il Grecanico &egrave; coltivato su 3.950,11 ha pari al 3.64 % della superficie viticola regionale (Osservatorio Vitivinicolo Siciliano su Dati SIAN/AGEA 2012 da Ass.Reg. Risorse Agric. e Alimentari U.O. 30 OCM vitivinicola.</p> <p>Vitigno di buona produttivit&agrave; caratterizzato da un peso medio del grappolo da mediamente elevato ad elevato non sempre costante a causa di fenomeni di colatura, e da valori medi di fertilit&agrave; dei germogli. Si adatta a forme di potatura mista a tralcio rinnovabile. Pu&ograve; essere potato anche a sperone ma con una riduzione di produttivit&agrave; per la pi&ugrave; bassa fertilit&agrave; del germoglio nel tratto basale.</p> <p>Il Grecanico presenta una buona variabilit&agrave; intravarietale, questa pu&ograve; essere ricondotta in due biotipi, caratterizzati nel campo collezione di Marsala, denominati come A e B. I due biotipi individuati ben si differenziano per le loro caratteristiche morfologiche del grappolo, quali forma, compattezza e dimensione. Nel biotipo A il grappolo &egrave; lungo, mediamente compatto mentre il biotipo B presenta grappoli&nbsp; da lunghi a molto lunghi&nbsp; e spargoli.</p> <p>Utilizzazione tecnologica</p> <p>&nbsp;Negli anni passati per le sua caratteristica contenuta capacit&agrave; di accumulare zuccheri era considerato un vitigno scarsamente qualitativo, mentre oggi viene ricercato per la produzione di vini dal moderato livello alcolico e di leggera aromaticit&agrave;. Il vino generalmente si presenta di un giallo paglierino con riflessi verdi, &egrave; pi&ugrave; intensa la nuance gialla nei vini del biotipo B. All&rsquo;olfatto si presenta con un&rsquo;intensit&agrave; olfattiva leggera di fiori e note verdi. I due bioipi si differenziano in particolare per una maggiore intensit&agrave; delle note agrumate, sia di fiori che di frutti, nel biotipo A. Al gusto i vini sono di buon equilibrio leggermente sapidi e con una persistenza aromatica sufficiente</p> </div>