Il vitigno Saluda e passa è in stretta relazione con l’Apesorgia nera con cui condivide 27 alleli e sempre almeno uno per locus. Risulta anche vicino alla Niedda Manna, alla Fiudedda e al Cannonau rosato: con la prima condivide 27 alleli e sempre almeno uno per locus in 19 loci su 22; con la seconda condivide 23 alleli e sempre almeno uno per locus in 20 loci su 22; e con il Cannonau dorato condivide 23 alleli e sempre almeno uno per locus in 19 loci su 22. La Niedda Manna condivide sempre almeno un allele per locus con la Monica bianca e la Fiudedda. La Fiudedda deriva dall’incrocio tra la Monica bianca e il Muristellu. Questo suggerisce un’ipotesi: potrebbe esserci un anello mancante, cioè un vitigno che deriva dalla Monica bianca e che per incrocio con l’Apesorgia nera abbia dato origine al vitigno Saluda e Passa. La vicinanza con il Cannonau rosato invece è probabilmente solo un riflesso della stretta vicinanza con l’Apesorgia nera. Il Cannonau rosato infatti deriva dall’incrocio tra il Cannonau e l’Apesorgia bianca ma quest’ultima deriva verosimilmente dall’Apesorgia nera per incrocio con l’Axina de tres bias.
Uva da vino della Sardegna meridionale, utilizzata anche come uva da consumo diretto. Viene citata, ma non descritta, dal Cettolini e dal Cara, sia come Salud’e passa che come Ua cariasa (Ua caressia o Aghina Cariasa, cioè uva dal colore di ciliegia). Le accessioni dotate di dimensioni dell’acino maggiori potrebbero essere utilizzate come uva da tavola. Non sono state trovate corrispondenze genetiche a questo vitigno nelle banche dati del DNA attualmente disponibili, e pertanto si può considerare anche questo un “unicum” della Sardegna.