Rimangono poche le informazioni relative al Torbato che si colloca in un cluster molto isolato ma che molto probabilmente si è originato, come tanti altri vitigni, dalla Monica bianca per incrocio con un altro vitigno con caratteristiche peculiari, dalle quali ne è conseguito l’isolamento genetico del Torbato nella popolazione esaminata. Il Torbato si avvicina a diverse varietà spagnole, tra le quali Xarello, e tuttavia non è stato possibile chiarirne per ora la genealogia. Fra le accessioni sarde è molto forte l’associazione con un’accessione chiamata Baraidu; tuttavia al momento non sappiamo quale sia il vero Baraidu poiché le accessioni da noi analizzate riportavano profili diversi
Uva bianca da vino della Sardegna Nord-occidentale, presente anche in Catalogna, Pirenei e Languedoc – Roussillon. Con il nome Coscusedda è citata dal Manca dell’Arca e questa è la citazione più antica del Torbato, anche rispetto a Francia e Spagna. Angius registra il Torbato in molti comuni della Planargia, nel Meilogu e ad Alghero. Il Cara lo ricorda tra le uve in osservazione a Villa d’Orri (a 20 chilometri a sud-ovest di Cagliari) e il Cettolini avanza l’ipotesi di un suo arrivo dalla Spagna, ricordando che ad Alghero, da questo vitigno, si produce un famoso vino da dessert. Odart cita una Malvasia Comune dei Pirenei che potrebbe essere il Torbato.