La prima prova della sua presenza nell'area compresa tra la Bassa Valle di Susa e la pianura limitrofa è rappresentata da un documento inserito nel fascicolo VIII del Bullettino Ampelografico (Di Rovasenda, 1877), dove viene citato un vitigno indicato come Berlon ‘d ciat bianco, presente in piccole proporzioni nel comune di Villarbasse.
Con la denominazione Berlon ‘d gat, Giovanni Dalmasso, negli "Studi Ampelografici nell'Astigiano" del 1909, descrive un vitigno a bacca bianca diffuso in particolare a Govone e comuni limitrofi; tuttavia le caratteristiche ampelografiche riportate per questa varietà non coincidono con quelle del Baratuciàt.