Il primo riferimento al nome Vien de Nus è del Gatta (1838) che gli attribuisce il sinonimo di Gros vien (ripreso da di Rovasenda, 1877), dove “vien” indica in vernacolo aostano “pianta”, ovvero vitigno. “Gros” si riferisce invece alla dimensione delle bacche, ben più grandi di quelle dell’altro vitigno ad uva nera tipico della Valle d’Aosta, il Petit rouge. Berget (1904) ritiene che il Vien de Nus o Plant de Nus (o Gros Oriou de Nus) sia una selezione degli Orious, un gruppo di vecchi vitigni valdostani a cui apparterrebbe anche il Petit rouge. Secondo Berget il Vien de Nus sarebbe stato selezionato non prima del XVIII secolo nei pressi di Nus, tra Aosta e Saint Vincent e da qui avrebbe guadagnato varie zone della valle centrale, sia sulla destra che sulla sinistra orografica della Dora, per via della sua rusticità ed elevata produttività, fino a raggiungere anche un quarto della superficie vitata di quelle zone.
Le analisi genetiche sembrano dare ragione a Berget perché parrebbe proprio che il Vien de Nus altro non sia che un semenzale di Petit rouge, ottenuto da un altro genitore sconosciuto o forse scomparso (Vouillamoz e Moriondo, 2011).
Una descrizione moderna del Vien de Nus è quella redatta da Dalmasso e Reggio (1964).