E’ un vitigno locale di modestissima
importanza, destinato a scomparire qualche anno or sono ma fortunosamente
recuperato grazie ad alcuni viticoltori di Pontey e Chatillon, nella media
valle d’Aosta, che l’hanno diligentemente segnalato a Giulio Moriondo, valente
appassionato di antichi vitigni locali. Le tracce storiche del Vuillermin sono
alquanto scarne: solo Bich, ci informa Moriondo (1999), ne fa menzione nel 1890
nei dintorni di Aosta, anche se il vitigno, afferma lo stesso studioso,
potrebbe celarsi nell’Eperon o Spron descritto brevemente da Gatta la cui area
colturale e le cui principali caratteristiche ampelografiche paiono
corrispondere.
Recenti analisi genetiche,
pur non risolvendo il problema dell’origine del Vuillermin, ne dimostrano la
derivazione dal Fumin, anche se non paiono chiariti i rapporti, che pure
esistono, con altri vitigni storici valdostani (Vouillamoz e Moriondo, 2011).