Verdesse: informazioni generali

informazioni generali gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Schneider A., Torello Marinoni D., Raimondi S., 2014. Verdesse. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Ager Foundation, Regione Piemonte
informazioni botaniche
nome
Verdesse
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_225
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
no
sinonimi
sinonimi accertati (1)
sinonimi accertati dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
cloni omologati
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
Riferimenti storici

Per quanto attiene alla presenza in Italia, un Blan ver (ovvero Bianco verde) è ricordato insieme a un Gro blan e un Pchi blan nelle testimonianze orali sui vitigni del passato raccolte da Di Maio (1997) in Valle di Susa in Piemonte. Mentre in valle non è più stato possibile recuperare il Bian ver, probabilmente scomparso, un vitigno così denominato è stato ritrovato a livello di singoli ceppi nei vecchi vigneti della Valle Chisone, valle attigua alla Valle di Susa con cui condivide gran parte dell’assortimento varietale originario (Provana di Collegno, 1883).

Sudi ampelografici e genetici (Schneider et al., 2001) hanno dimostrato che il Bian ver piemontese corrisponde alla Verdesse, un vecchio vitigno savoiardo oggi oggetto di una qualche valorizzazione in Francia. La prima citazione della Verdesse, ci informa Rougier (1902), parrebbe quella di Albin Gras che nel 1846, riportando notizie sulla viticoltura dei dintorni di Grenoble, ne parla come tipico delle valli di Graisivaudan e del Drac. Prime descrizioni ampelografiche, dunque di riferimento, vanno considerate quella di Mas e Pulliat (1876) e dell’Ampélographie di Viala e  Vermorel (Rougier, 1902): in entrambi i casi il grappolo ne è raffigurato con un’immagine a colori. 

diffusione & variabilità

Mentre il Bian ver, presente un tempo nelle valli delle Alpi occidentali, è ormai scomparso e permane solo più nelle collezioni, la Verdesse ha un qualche interesse locale in Francia, anche se le superfici impiantate sono per ora modestissime ed equivalgono a qualche ettaro soltanto.

utilizzazione tecnologica

La Verdesse è sempre riportata negli scritti del passato come un vitigno di qualità. Anche se non propriamente a sapore moscato come vorrebbe qualcuno, le uve, sostiene Pulliat (Mas e Pulliat, 1876), hanno un aroma particolare, che fanno ricordare il Sauvignon o il Sémillon.

Valutazioni recenti hanno indicato per il sinonimo Bian ver nelle condizioni piemontesi la grande capacità di accumulare zuccheri e di mantenere nel contempo una elevata acidità accompagnata da una buona struttura. Il vino di Bian ver ha una personalità spiccata ma in certe annate richiede di ridurre il livello di acidità fissa, elevato forse anche per la presenta del virus dell’accartocciamento (GLRV) nell’accessione piemontese. Sono state condotte anche prove di spumantizzazione.

bibliografia (5)
autori anno titolo rivista citazione
Di Maio M. 1997 Avënā, Biquèt, Nibiò, Müscat….Vigne, vendemmie e vini nell’Alta Valle della Dora Riparia. Valados Usitanos, Torino.
Mas A. e Pulliat V. 1876 Le vignoble G Masson. Paris
Provana di Collegno L. 1883 Relazione sulla Esposizione ampelografica di Pinerolo. In: Bollettino ampelografico, fascicolo XVI. Tip. D. Ripamonti (Roma).
Rougier L. 1902 Verdesse In: Viala P., Vermorel V. Ampélographie. Tome III, Masson (Paris)
Schneider A., Carra A., Akkak A., This P., Laucou V., Botta R. 2001 Verifying synonymies between grape cultivars from France and Northwestern Italy using molecular markers. Vitis 40, 4, 197-203.
aggiornamento 17/11/2016 09:30:26 (8 anni fa)