L’Arvine, questo il suo nome nei Cataloghi francese e svizzero (dove è ufficiale anche il sinonimo Petite Arvine), pare originaria di un’area compresa tra la Francia sud orientale e la Svizzera occidentale. In quest’ultimo paese compare il primo riferimento ad una “arvina” in un vigneto presso Sion (Vallese), nel 1602 (Vouillamoz e Moriondo, 2011). Nei decenni successivi le segnalazioni ad una Arvena o Arvina si succedono numerose, tutte nei dintorni di Sion, in Vallese. Oltre all’Arvine (Petite per la minuta dimensione dell’acino) era citata nei pressi di Martigny anche una Grosse Arvine (di probabile discendenza dalla Rèze secondo Vouillamoz e Moriondo, 2011), cultivar oggi quasi scomparsa, tanto da non essere classificata neppure per la Svizzera. Secondo una trattazione storica, tuttavia, Grosse e Petite Arvine sarebbero state forme di un identico vitigno coltivate in luoghi diversi (Durand, 1904).
In Valle d’Aosta, unica regione dove oggi la Petite Arvine è coltivata in Italia, è stata introdotta dal Vallese solo qualche decennio or sono, a seguito dei rapporti dell’Institut Agricole Régional di Aosta con le controparti svizzere. Una descrizione dettagliata dell’Arvine (con eccellenti fotografie) è del 2010 (Dupraz e Spring, 2010).