Difficile stabilire se i frequenti ed antichi riferimenti a vini Rocesi o similari nel ponente ligure (Schneider e Raimondi, 2014) siano da collegare a questa varietà, che attualmente ha una ridottissima diffusione. Tuttavia, tra i diversi vitigni liguri a bacca bianca, violetta o nera che portano il nome Rossese, si è tentati di riconoscere quello di cui trattiamo nella splendida illustrazione che accompagna la monografia del Rossese nella Pomona di Giorgio Gallesio (1817-39). Tra gli due altri Rossesi a frutto bianco recuperati e descritti, infatti, dall’Alta Langa al Liguria Orientale, solo questo tipico della zona di S. Biagio della Cima e Soldano pare avere la stessa foglia pentalobata a superficie liscia ed un grappolo piuttosto spargolo, con acini lucenti, di dimensioni irregolari proprio come quelli che si possono ammirare nella Pomona.
Del resto, ci informa Carassale (2002), nel Ponente ligure, in zona Arma e Chiappa, i terreni erano coltivati nel 1616 a “moscatello e rocesio” mentre è lo stesso Gallesio (l.c.) a menzionare la rinomanza del vino Rossese prodotto nei dintorni della città di Savona fin dal XV secolo.