Rossese bianco (di S.Biagio): informazioni generali

informazioni generali gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Raimondi S.,Torello Marinoni D., Schneider A., 2014. Rossese bianco (di S.Biagio). In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Ager Foundation, Regione Liguria
informazioni botaniche
nome
Rossese bianco (di S.Biagio)
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_185
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
no
sinonimi
cloni omologati
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
Riferimenti storici

Difficile stabilire se i frequenti ed antichi riferimenti a vini Rocesi o similari nel ponente ligure (Schneider e Raimondi, 2014) siano da collegare a questa varietà, che attualmente ha una ridottissima diffusione. Tuttavia, tra i diversi vitigni liguri a bacca bianca, violetta o nera che portano il nome Rossese, si è tentati di riconoscere quello di cui trattiamo nella splendida illustrazione che accompagna la monografia del Rossese nella Pomona di Giorgio Gallesio (1817-39). Tra gli due altri Rossesi a frutto bianco recuperati e descritti, infatti, dall’Alta Langa al Liguria Orientale, solo questo tipico della zona di S. Biagio della Cima e Soldano pare avere la stessa foglia pentalobata a superficie liscia ed un grappolo piuttosto spargolo, con acini lucenti, di dimensioni irregolari proprio come quelli che si possono ammirare nella Pomona.

Del resto, ci informa Carassale (2002), nel Ponente ligure, in zona Arma e Chiappa, i terreni erano coltivati nel 1616 a “moscatello e rocesio” mentre è lo stesso Gallesio (l.c.) a menzionare la rinomanza del vino Rossese prodotto nei dintorni della città di Savona fin dal XV secolo. 

diffusione & variabilità

Per quanto riguarda la diffusione attuale di questo vitigno, essa risulta limitata a pochi vigneti in valle Crosia, in provincia di Imperia.

utilizzazione tecnologica

Benché il vitigno non sia iscritto al Registro nazionale delle varietà di vite, esistono rarissimi casi di vinificazione in purezza, mentre pare che l’uso tradizionale fosse quello di produrne un vino in taglio con la cultivar Massarda e l’onnipresente Vermentino.

bibliografia (3)
autori anno titolo rivista citazione
Carassale A. 2002 L' ambrosia degli dei. Il Moscatello di Taggia. Alle radici della vitivinicoltura ligure Atene edizioni, Arma di Taggia.
Gallesio G. 1839 Pomona italiana, ossia trattato degli alberi fruttiferi. Capurro N., Pisa, 1817-1839
Schneider A., Raimondi S. 2014 Razzesi, Rocesi, Rossesi: vitigni storici della Liguria ad uva bianca e colorata. In: In terra vineata. La vite e il vino in territorio ligure e nelle Alpi Marittime dal Medioevo ai nostri giorni. Philobiblon edizioni (Ventimiglia): 414-419.
aggiornamento 25/06/2015 14:08:24 (9 anni fa)