Va premesso che nella Liguria orientale il nome Caloria viene raramente impiegato per identificare questa cultivar : ad esso viene generalmente preferito il termine Corlaga o Pollera, sebbene la Pollera nera N. iscritta al registro Nazionale delle Varietà di Vite sia un vitigno distinto.
I riferimenti storici al nome Caloria, inoltre, sono piuttosto rari. Tra questi possiamo forse individuare come il più datato quello fatto da Giorgio Gallesio nel 1813 in val di Magra (La Spezia) per una cultivar che egli definisce “Caloria o Foscara” (Gallesio, 1995), benché vada precisato che, stando ad una descrizione moderna (Scalabrelli et al., 2005) la Foscara sarebbe un vitigno distinto.
Breviglieri e Casini (1965), autori della monografia compilata per il Ministero dell’Agricoltura riguardante il vitigno Caloria, lo dicono coltivato un po’ ovunque nel territorio della provincia di Massa, ma neanche loro citano alcun documento storico che lo riguardi.