Il vitigno 'Nicola nera' è stato citato per la prima volta da Basso (1992) che lo riportò in Garfagnana (Lucca), dove recentemente è stato nuovamente censito e caratterizzato (D'Onofrio et al., 2015).
E' sporadicamente diffuso in Garfagnana. Il suo profilo microsatellite non corrisponde a nessuno dei genotipi attualmente presenti nei vari database viticoli, suggerendo che sia un vitigno strettamente autoctono della Garfagnana.
Presenta relazioni di parentela di primo grado con i vitigni 'Rossara tardive nera', 'Farinella nera', Corvara nera' e 'Buoan bianco' tutti vitigni esclusivamente presenti in garfagnana, ma anche 'Barbarossa toscana' e 'Sciarrarello nero' entrambi sporadicamente presenti in Garfagnana ma non autoctoni di quest'area. Inoltre, le analisi su 14 loci microsatelliti indicano che potrebbe essersi originato da un incrocio spontaneo tra 'Farinella nera' e 'Sciaccarello nero'.
L’uva ha la polpa dolce, sapore neutro. Matura in 2° epoca.