Varietà di origine non definita e di antica coltivazione nella regione pugliese; nel “Bullettino Ampelografico” Frojo (1875) cita il vitigno Butta palmento (Lecce) con i suoi sinonimi Bianco di lassame (Trani, Andria, Barletta), Bianco di palmento (provincia di Taranto), Acchianca palamento (Ostuni, in provincia di Brindisi) Bianco d’Alessano (Carovigno, in provincia di Brindisi).
Il Bianco d’Alessano, forse partendo dalla provincia di Lecce ove è sito il comune di Alessano, si è probabilmente diffuso in altri territori regionali in ragione della sua produttività; secondo la suddetta descrizione di Frojo, infatti, la varietà è molto produttiva, ma soggetta a marcescenza e priva di doti d’aroma e qualità.
Secondo e Carparelli e coll. (2006), la coltivazione del Bianco d'Alessano si ridimensiò nell'ultimo dopoguerra a favore di colture allora più redditizie, per poi destare nuovo interesse negli anni '50, periodo in cui i vini neutri ebbero buona retribuzione economica.