Bombino Bianco: informazioni generali

informazioni generali gestite da Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell'Ambiente (SAFE) - Università degli Studi di Foggia
come citare questa fonte de Palma L., De Michele M., Poli G., Limosani P., 2014. Bombino bianco. In: Italian Vitis Database. www.vitisdb.it ISSN 2282-006X
informazioni botaniche
nome
Bombino Bianco
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
Neutre
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_309
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
032
nome ufficiale
Bombino Bianco b.
sinonimi
sinonimi ufficiali (3)
sinonimi riportati nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite
  • OTTENESE
  • BOMBINO
  • BONVINO
cloni omologati (3)
immagini
  • germoglio pagina superiore
    germoglio pagina superiore
  • germoglio pagina inferiore
    germoglio pagina inferiore
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
Riferimenti storici

I tratti fondamentali del vitigno sono descritti da Frojo (1875) che lo colloca nell’area di Barletta e gli attribuisce i sinonimi Colatamburo (Terlizzi, BA) e Bonvino (Trani). Si riconoscono in particolare alcune caratteristiche dell’acino maturo quali fragilità della buccia, succulenta della polpa succulenta, gusto “acquoso”, ma con leggero aroma.

Il di Rovasenda (1877) riporta il Bombino Bianco nel suo elenco generale di vitigni, citando come fonti sia lo scritto di Frojo sia il giornale La Vite e il Vino (Milano) e ipotizzando una sua corrispondenza con il vitigno Bambino Bianco presente nel Catalogo del Barone Mendola di Favara (Sicilia). 

Bruni e coll. (1962) riportano l’opinione secondo cui il genotipo sarebbe originario della Spagna e segnalano che Acerbi, nel 1825, aveva brevemente descritto la varietà nell’ambito delle viti nelle campagne romane.  

Costacurta e Germinario (2010) segnalano quanto indicato da Cavazza nel 1934 in merito all’ampia diffusione avuta dal Bombino Bombino bianco nell’area di San Severo (FG) ove occupava due terzi delle superficie viticola.

diffusione & variabilità

Secondo i dati ISTAT, a partire dal 1970 la coltivazione della varietà è andata notevolmente riducendosi passando dagli iniziali 13.323 ha a circa 4.600 ha all'inizio degli anni '80, fino ai 1.230 ha circa rilevati nel Censimento dell'Agricoltura del 2010.

in Puglia è tuttavia considerato il vitigno a bacca bianca del identitario della Capitanata e dell'area Nord Occidentale della Murgia.

 

 

utilizzazione tecnologica

L’uva è utilizzata principalmente per l’ottenimento di vini neutri fermi, asciutti, dal profumo delicato. In passato era impiegata per la produzione di vini base vermouth

Attualmente si ottengono anche ottimi spumanti.

La varietà classificata come idonea alla coltivazione nelle regioni dell'Italia meridionale e centrale.

bibliografia (5)
autori anno titolo rivista citazione
Acerbi G. 1825 Delle viti italiane, ossia materiali per servire alla classificazione, monografia e sinonimia, preceduti dal tentativo di una classificazione delle viti. Ed. G. Silvestri - Milano
Bruni B., Del Gaudio S., De Girolamo S. 1962 Bombino bianco Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume II, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste
Costacurta A., Germinario A., 2010 I vitigni storici pugliesi e le DOC collegate. AA.VV. Storia regionale della vite e del vino in Italia. Le Puglie (a cura di A. Calò e L. Bertoldi Lenoci. Edizioni Pugliesi, Martina Franca (TA)
Frojo G. 1875 Relazione sugli studi ampelografici eseguiti nelle Puglie Bullettino Ampelografico, Ministero d’Agricoltura Industria e Commercio, Anno 1875 Fascicolo I. Tipografia Eredi Botta, Roma, 1876.
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. s.d. Registro Nazionale delle Varietà di Vite. http://catalogoviti.politicheagricole.it/
aggiornamento 18/04/2020 19:01:13 (3 anni fa)