Bombino Nero: informazioni generali

informazioni generali gestite da Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell'Ambiente (SAFE) - Università degli Studi di Foggia
come citare questa fonte de Palma L., Tarricone L., De Michele M., Limosani P., Sacco L., 2012. Bombino nero. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
informazioni botaniche
nome
Bombino Nero
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
Neutre
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_310
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
033
nome ufficiale
Bombino Nero
sinonimi
sinonimi ufficiali (2)
sinonimi riportati nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite
  • BOMBINO
  • BONVINO
cloni omologati (1)
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
Riferimenti storici

Il Bombino nero è citato da Frojo (1875) nella sua "Relazione sugli studi ampelografici eseguiti nelle Puglie" come vitigno presente nelle aree viticole di Guagnano, Barletta, Molfetta e qui indicato anche come Buonvino nero. La breve descrizione sottolinea alcuni caratteri salienti della foglia pentlobata, con seni profondi, denti appuntiti e pagina inferiore con tomentosità evidente, nonchè alcuni caratteri principali del grappolo conformato a piggna, con acini quasi tondi, di colore azzurrognolo (verosimilmente per la forte pruinosità).

Del Gaudio e Valicenti (1962) riportano il parere di viticoltori secondo cui il nome "Bombino" deriverebbe dalla forrma del grappolo che ricorderebbe un bambino ed il termine "Buonvino" deriverebbe dall'abbondante produzione di uva e di mosto che caratterizza il vitigno. Gli stessi autori segnalano che il vitigno era presente in quasi tutti i vecchi vigneti dell'epoca e che la sua introduzione, benchè sicuramente molto antica, era priva di dati certi. 

diffusione & variabilità

La coltivazione del Bombino nero, che nel 1970 si estendeva su circa 5.340 ettari, è andata riducendosi linearmente nel ventennio successivo giungendo a circa 2000 ettari agli inizi degli anni '90 e poi stabilizzandosi, dall'inizio degli anni 2000, a circa 1.170-1200 ettari, quasi tutti in Puglia (1184 ha nel 2010) (Fonte: ISTAT). 

utilizzazione tecnologica

Il Bombino nero è presente in 26 IGT afferenti alla Sardegna, al Lazio alla Basilicata ed alla Puglia.

In Puglia, il vitigno entra inoltre nelle DOC Castel del Monte e Lizzano ed è protagonista, nella tipologia rosato, della DOCG Castel del Monte Bombino nero (unico rosato a DOGG). 

In quest'ultima regione, il vitigno oggi presente prevalentemente nell'area murgiana di Castel del Monte (300-400 m s.l.m.) in terreni ricchi di scheletro, ove è stato tradizionalmente utilizzato soprattutto per la produzione di vini rosati.

L'uva ha maturazione tardiva (fine settembre-inizio ottobre), nonuniforme nell'ambito del grappolo, con livello glucidico moderato; gli acini non del tutto maturi contribioscono ad innalzano il livello acidico del msto che, negli ambienti meridionali, tende tipicamente a ridursi a causa delle alte temperature estive.

L’uva è nota per avere modeste dotazioni di polifenoli e di tannini astringenti, media dotazione di antociani ma di costituiti in modo preponderante da glucoside della malvidina3-glucoside  (circa 47%) che conferisce al vino stabilità e vivacità del colore (Tamborra e Di Benedetto, 1991).  

Le caratteristiche dell'uva rendono il Bombino nero idoneo alla produzione di vini rosati dal gusto fresco e sapido, ricchi di aromi floreali con sentori sia di bacche rosse che di agrumi, colore arricchito da riflessi violacei.

E' idoneo anche alla spumantizzazione.

 

bibliografia (3)
autori anno titolo rivista citazione
Del Gaudio S., Valicenti V. 1962 Bombino nero Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume II, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste
Frojo G. 1875 Relazione sugli studi ampelografici eseguiti nelle Puglie Bullettino Ampelografico, Ministero d’Agricoltura Industria e Commercio, Anno 1875 Fascicolo I. Tipografia Eredi Botta, Roma, 1876.
Tamborra P., Di Benedetto G., 1991 Il profilo fenolico in alcune varietà di uve a bacca nera coltivate in Puglia. L'Enotecnico XXVII, 10, 89-96.
aggiornamento 06/08/2015 18:25:51 (9 anni fa)