Per la prima volta è stata individuata in Lucchesia (molto probabilmente in Garfagnana) da Basso dell'Università di Pisa (1993) che l'ha introdotta nella collezione 'Vitiarium' dell'Agricola San Felice (Siena).
Recentemente è stata individuata e caratterizzata in Garfagnana, dove al momento ha una presenza sporadica, confrontata con quella presente nella collezione 'Vitiarium' confermanodone l'identità (D'Onofrio et al., 2015)
Al momento non corrisponde a nessuno dei genotipi presenti nei vari database viticoli, e inoltre presenta delle relazioni di parentela di primo grado con 'Canina bianca', 'Rossara tardiva' e 'Sillicana bianca', tutti vitigni strettamente autoctoni della Garfagnana. Pertanto, queste indicazioni, congiuntamente alle uniche citazioni storiche che la riportano in Lucchesia, si può supporre che sia effettivamente un vitigno autoctono della Garfagnana (D'Onofrio et al., 2015).
Presenta una produzione tendenzialmente elevata, con grappoli medio-grandi e compatti. Fatica ad accumulare un adeguata grado zuccherino, e al contempo nel corso della maturazione l'acidità di riduce velocemente. Al momento non abbiamo dati sufficienti sulle caratteristiche tecnologiche.