Petit verdot: informazioni generali

informazioni generali gestite da Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAA-a) - Università di Pisa
come citare questa fonte D’Onofrio C., Scalabrelli G., 2015. Petit Verdot. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Fondazione AGER (AGER Fundation)
informazioni botaniche
nome
Petit verdot
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_167
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
335
nome ufficiale
PETIT VERDOT N.
sinonimi
nessun sinonimo disponibile per Petit verdot
cloni omologati (1)
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • germoglio pagina superiore
    germoglio pagina superiore
  • germoglio pagina inferiore
    germoglio pagina inferiore
  • foglia
    foglia
  • foglia pagina superiore
    foglia pagina superiore
  • foglia pagina inferiore
    foglia pagina inferiore
  • seno peziolare
    seno peziolare
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
  • vinacciolo
    vinacciolo
Riferimenti storici

Il 'Petit verdot' è molto probabilmente originario dell Gironda (sud-ovest della Francia), alla quale si riferisce la sua prima citazione nel 1736, ed è strettamente imparentato con altri vitigni vitigni francesi tradizionalemnte presenti nella stessa area di cotlivazione 'Gros Verdot' e 'Petit Verdot Faux' (Rézeau, 1997; Bordenave et al., 2007; Robinson et al., 2012). Il termine 'verdot' deriva da 'vert' che significa 'verde' nel senso di uve acide e poco mature (Robinson et al., 2012).

diffusione & variabilità

A causa della sua maturazione tardiva, e quindi spesso difficoltosa, non è molto diffuso.

In Francia ve ne sono solo poco più di 800 Ha, mentre supera 1.000 Ha in Spagna, 1.300 Ha in Australia (dove rappresenta una buona alternativa al Syrah), raggiungendo quasi 2.000 Ha in California, e circa 500-600 ha sono stati censiti in Argentina e Sud Africa (Robinson et al., 20129.

In Italia ve ne sono poco pù di 50 Ha, principalmente concentrati nella zona di Bolgheri (Livorno) dove viene generalmente utilizzato in aggiunta ad ai vini degli altri vitigni di origine francese.

utilizzazione tecnologica

Nonostante il germogliamento precoce, matura tardivamente (dopo il Cabernet Sauvignon) e mantiene una elevata acidità. Fornisce vini molto strutturati, ricchi di colore e tannini, acidi e speziati.

aggiornamento 08/07/2015 19:58:58 (9 anni fa)