Cabernet Sauvignon: informazioni generali

informazioni generali gestite da Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAA-a) - Università di Pisa
come citare questa fonte D’Onofrio C., Scalabrelli G., 2015. Cabernet Sauvignon. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Fondazione AGER (AGER Fundation)
informazioni botaniche
nome
Cabernet Sauvignon
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
specie del genitore 1
Vitis vinifera
varietà del genitore 1
Cabernet Franc
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
specie del genitore 2
Vitis vinifera
varietà del genitore 2
Sauvignon blanc
vitigno da
vino
codice
IVD-var_45
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
43
nome ufficiale
CABERNET SAUVIGNON N.
sinonimi
nessun sinonimo disponibile per Cabernet Sauvignon
cloni omologati (23)
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • germoglio pagina superiore
    germoglio pagina superiore
  • germoglio pagina inferiore
    germoglio pagina inferiore
  • foglia
    foglia
  • foglia pagina superiore
    foglia pagina superiore
  • foglia pagina inferiore
    foglia pagina inferiore
  • seno peziolare
    seno peziolare
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
  • vinacciolo
    vinacciolo
Riferimenti storici

Il Cabernet Sauvignon si è originato attraverso un incrocio spontaneo in Francia, nella Gironde, probabilmente nel corso della metà del 1700, tra 'Cabernet Franc' e 'Sauvignon blanc' (Bowers and Meredith, 1997; Robinson et al., 2012) e veniva chiamato Petit Cabernet  (Garde, 1946). Il nome di 'Cavernet Sauvignon', da cui 'Cabernet Sauvignon' apparve dopo il 1840 (Rézeau 1997; Robinsons et al., 2012).

Inoltre, le analisi dei profili dei microsatelliti hanno evidenziato che il 'Cabernet Sauvignon' è fratello del 'Merlot' e 'Carmenère', con i quali condivide il padre (Cabernet Franc), e quindi imparentato con gli antichi vitigni dei Paesi Baschi (País Vasco; Spagna) 'Abouriou', 'Morenoa' e 'Hondarribi beltza' che hanno una relazione di primo grado con il 'Cabernet franc'. Inoltre è un discendente del 'Savagnin (Traminer)', che è uno dei 2 parentali del Sauvignon blanc, e nipote dello 'Chenin blanc' che è figlio del 'Savagnin' e fratello del 'Sauvignon blanc'. Tutti questi vitigni appartengono al gruppo denominato 'Carmenet' (Robinson et al., 2012).

 

diffusione & variabilità

Il Cabernet Sauvignon è una delle più importanti e diffuse varietà a livello mondiale, e pertanto presenta numerose sinonimie (al momento nessuna nota in Italia) ed è stato varie volte incrociato artificialmente per creare nuovi vitigni, tra cui in Italia l' 'Incrocio Manzoni 2.15'.

Varianti somatiche del colore dell'acino sono il 'Malian' con acini rosa-bronzati, e lo 'Shalistin' con uva bianca, varianti che sono state entrambe caratterizzate e registrate in Australia (Robinson et al., 2012).

Ha germogliamento e fioritura tardiva, maturazione media-tardiva (matura poco prima del Sangiovese). E' resistente ai freddi invernali.

E' molto coltivato in Francia, occupando la 4 posizione dopo Merlot, Grenache e Syrah (Robinsons et al., 2012)

E' molto diffuso anche in Italia, dove fu primariamente introdotto in Piemonte agli inizi del 1800 (Robinsons et al., 2012) e poi si è diffuso in tutta l'Italia e particolarmente in Toscana, dove viene utilizzato sia come aggiunta al Sangiovese in alcune denominazioni, oppure è utilizzato per produrre vini in purezza, tra cui il famoso Sassicaia (Bolgheri, Livorno). E' molto coltivato anche in Sicilia.

Negli altri paesi europei, in ordine di importanza seguono, Spagna, Bulgaria, Ucraina, Moldova, Russia, Romania, Ungheria, Portogallo, Grecia, Austria e poi gli altri (Robinsons et al., 2012).

Nelle Americhe il Cabernet Sauvignon è molto coltivato in Cile e in California (rispettivamente al secondo e terzo posto a livello mondiale, dopo la Francia), seguiti da Argentina, Washington State, Brasile, Canada. L'Australia si colloca al quarto posto, e la Cina al quinto. E' molto diffuso anche in Sud Africa (Robinsons et al., 2012).

 

utilizzazione tecnologica

Gli acini sfeirici e piccoli contengono un'elevata concentrazione di tannini, e oltre all'aroma erbaceo dovuto alle metossipirazine, particolarmente evidene nelle uve poco mature, presenta caratteristiche note di fruttate, principalmente di piccoli frutti rossi.

L'elevato contenuto di tannini permette di ottenere vini molto adatti all'invecchiamento in legno e longevi, che appaiono anche molto adatto per i tagli.

bibliografia (3)
autori anno titolo rivista citazione
Bowers J.E., Meredith C.P., 1997 The parentage of a classic wine grape, Cabernet Sauvignon. Nature Genetics, 16: 84-87
Rézeau P., 1997 Dictionnaire des noms de cépages de france. CNRS, Paris
Robinson J., Harding J., Vouillamoz J. 2012 Wine Grapes. A complete guide to 1368 vine varieties, including their origins and flavours Allen Lane - Penguin Books
aggiornamento 01/11/2016 11:52:43 (8 anni fa)