La prima citazione disponibile che si riferisce a questa varietà è del Seicento, ad opera dell'Agostinetti. Si tratta di un vitigno plurisecolare del Veneto, diffuso soprattutto nella provincia di Treviso. Coltivato anche nel padovano, nella zona di Bagnoli, con il nome di Friularo. Il nome Raboso è presumibilmente collegato alla natura acida delle sue uve. Il germogliamento precoce lo espone alle gelate primaverili, mentre la maturazione molto tardiva (anche fino a metà di novembre) rischia di compromettere la maturazione. E' un vitigno rustico, poco sensibile a oidio, peronospora e botrite. Purtroppo presenta una certa suscettibilità alla flavescenza dorata. Il vino ha un caratteristico profumo di marasca.