Del Barbassese non si trova traccia nei documenti storici precedenti alla “Ampelografia della provincia di Alessandria” di Demaria e Leardi (1875). Infatti, sebbene un ‘Carica l’asino’ venga citato dal Gallesio nei suoi Giornali dei viaggi (Baldini, 1995) è probabile che egli si riferisse alla Barbera bianca anch’essa talvolta chiamata, come il Barbassese, con questa curiosa denominazione.
I due autori alessandrini lo indicano come varietà presente principalmente nei dintorni di Acqui Terme e da cui si ottiene “vino leggiero da pasto di buona qualità”.