Durasa: informazioni generali

informazioni generali gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Raimondi S., Ruffa P., Schneider A., 2014. Durasa. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Ager Foundation, Regione Piemonte
informazioni botaniche
nome
Durasa
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
codice
IVD-var_75
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
76
nome ufficiale
Durasa N.
sinonimi
sinonimi accertati (1)
sinonimi accertati dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
  • Erbaluce nero (Canavese (Torino))
denominazioni errate (1)
denominazioni errate indicate dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
  • Bonarda (Val Curone (Alessandria))
cloni omologati
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
Riferimenti storici

Rarissime sono le informazioni storiche riguardanti questo vitigno, per il quale non è stata nemmeno depositata una descrizione ufficiale presso il Ministero. In mancanza di riferimenti al nome Durasa e se non si nasconde dietro qualche sinonimo ora non più usato, l’unico documento che potrebbe riferirsi a questa varietà è il Saggio sulle viti di Ivrea di Lorenzo Francesco Gatta (1838), quando descrive tra le viti di alcuni paesi dei dintorni di Ivrea un Duraso: tuttavia la descrizione non si adatta bene al vitigno che conosciamo specie per quanto riguarda la tomentosità della pagina inferiore delle foglie (che viene detta “lievemente tomentosa”) ed il colore del vino che se ne ricava (“poco colorito”).

Solamente Dalmasso e collaboratori, nella monografia dell’Uva rara prodotta per il Ministero (1962) accennano ad una ‘Durasa di Mezzomerico’ dicendoci che veniva indicata erroneamente come sinonimo dell’Uva rara.

Una prima descrizione, che può essere considerata anche di riferimento è quella del sinonimo ‘Bonarda (di Fabbrica Curone)’ in un libretto sui vitigni minori del Tortonese (Raimondi, 2005).

diffusione & variabilità

Questo vitigno è sporadicamente presente, spesso misconosciuto, nei vecchi vigneti di due aree distinte del Piemonte: la prima comprendente le aree viticole dell’alta pianura novarese, vercellese e, seppure in misura ancora minore, canavesana. La seconda è quella dell’alto Tortonese e della Valle Borbera, dove era generalmente conosciuta come Bonarda.

Recenti indagini sul campo portano a smentire decisamente l’impiego del nome Durasa come sinonimo di Neretto duro, diversamente da quanto ammesso in modo dubitativo in una recente pubblicazione (Schneider et al., 2006).

La superficie totale è stata stimata in meno di 10 ettari, probabilmente localizzati interamente in Piemonte (Anderson e Aryal, 2013).

utilizzazione tecnologica

Da una prima valutazione sembrerebbe che la Durasa possa fornire vini ben colorati e di buon tenore alcolico, dalla tannicità non eccessiva; tuttavia l’assenza di particolarità organolettiche che li caratterizzino non sembra possa farne auspicare una ripresa nella coltivazione.

bibliografia (5)
autori anno titolo rivista citazione
Anderson K., Aryal N. 2013 Database of Regional, National and Global Winegrape Bearing Areas by Variety, 2000 and 2010. Wine Economics Research Centre, University of Adelaide.
Dalmasso G., Cacciatore M., Corte A. 1962 Uva rara Principali vitigni da vino coltivati in Italia, Ministero dell'Agricoltura e Foreste. Longo & Zoppelli, Treviso
Gatta L. F. 1833 Cenno intorno alle viti ed ai vini della provincia di Ivrea. In: Calendario Georgico della Reale Società agraria di Torino per l'anno 1833.
Raimondi S. 2005 Vitigni minori e rari nel Tortonese. Recupero, identificazione, salvaguardia. CNR-Istituto di Virologia Vegetale, Associazione Ampelografica Tortonese, EdO Edizioni Oltrepò.
Schneider A., Mannini F., Raimondi S. 2006 Vitigni del Piemonte Ed. Regione Piemonte
aggiornamento 16/11/2016 14:17:53 (8 anni fa)