Montanera: informazioni generali

informazioni generali gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Schneider A., Torello Marinoni D., Raimondi S., 2014. Montanera. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Ager Foundation, Regione Piemonte
informazioni botaniche
nome
Montanera
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
codice
IVD-var_139
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
499
nome ufficiale
Montanera N.
sinonimi
sinonimi accertati (2)
sinonimi accertati dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
  • Corvino (Valtellina (Sondrio))
  • Negrera (Biellese)
cloni omologati
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
Riferimenti storici

Una Negrera (sinonimo di Montanera) viene citata da Giorgio Gallesio nei suoi Giornali dei viaggi (Gallesio, 1995) tra le varietà di Brugherio (Monza Brianza) e della pianura di Novara, zone che egli visitò nel 1831; l’assenza di una descrizione, tuttavia, non ci permette di poter dichiarare se questa sia la prima citazione per questo vitigno o se invece si riferisca ad un omonimo.

La tavola cromolitografica della ‘Negrera di Gattinara’ che accompagna la scheda pubblicata da Mas e Pulliat (1876), ci conferma invece che si trattasse della varietà che stiamo illustrando e non della Negrara N. trentina, corrispondenza già sospettata dal conte di Rovasenda che aveva fornito agli ampelografi francesi le informazioni su questa cultivar. Di essa ci viene comunque riferito che era molto diffusa nei vigneti dell’Alto Novarese, dove era apprezzata per il vino “di buona qualità e rimarchevole per il colore scuro che essa gli comunica”.

La Montanera compare nell’“Elenco delle uve spedite alla raccolta ampelografica di Chieri” del 21 settembre 1876 (Di Rovasenda, 1877a). Nella relazione di questa esposizione ampelografica, un campione di uva Montanera proveniente da Torre Pellice (Torino) viene semplicemente indicato come “differente dalla Saluzzese”, a precisare la distinzione dall’omonimo vitigno saluzzese corrispondente al Cardìn.

Nello stesso anno, la Montanera viene menzionata come presente in quasi trenta comuni del Pinerolese (Torino); in questi territori occupava circa la metà della superficie vitata (di Rovasenda, 1877b), una intensità colturale, dunque, di tutto rispetto.

In occasione dell’Esposizione ampelografica di Pinerolo (Provana di Collegno, 1881), si trova una prima descrizione della Montanera, ben corrisponde per morfologia al vitigno che qui trattiamo.

Con il sinonimo Corvino  è tuttora presente come pure citata nel Bullettino ampelografico (Gerini, 1884) tra le varietà della Valtellina, area in cui risultava coltivata su più di 90 ettari nei mandamenti di Tirano, Ponte e Sondrio.

diffusione & variabilità

Oggi la Montanera-Negrera-Corvino è un vitigno assai raro, di cui permangono pochi ceppi nei vecchi vigneti di un’area abbastanza vasta, che va dal Pinerolese alla Valtellina passando attraverso Biellese e Val d’Ossola (anche in quest’ultima zona se ne sono osservate delle vecchissime viti). Non se ne è mai trovata traccia nel sistema collinare di altre zone viticole piemontesi o lombarde, rimanendo in qualche modo legato agli ambienti colturali alpini e prealpini.

I due principali sinonimi di Negrera (nel Biellese) e Corvino (in Valtellina), che si riferiscono al colore intenso dell’uva e del vino, non devono portare a confondere il vitigno con i quasi omonimi Negrara N. e Corvina N., varietà affermate in altre regioni italiane.

utilizzazione tecnologica

La varietà fornisce vini intensamente colorati e di ottima struttura, scarsamente astringenti nonostante l’elevata dotazione polifenolica e con acidità piuttosto elevata. L’utilizzo delle uve di Montanera, benché poco caratterizzanti dal punto di vista olfattivo, è consigliabile sia per la produzione di vini in purezza, sia unitamente ad uve di maggiore personalità, conferendo colore e struttura ai tagli.

bibliografia (6)
autori anno titolo rivista citazione
Di Rovasenda G. 1877 Elenco delle uve spedite alla raccolta ampelografica a Chieri. 21 settembre 1876 In: Bullettino Ampelografico, fascicolo VII. Tip. Eredi Botta (Roma).
Di Rovasenda G. 1877 Catalogo dei vitigni attualmente coltivati nella provincia di Torino con un cenno delle proporzioni nella loro coltivazione compilato sulle indicazioni fornite da ciascun comune alla Commissione ampelografica provinciale. In: Bullettino ampelografico, fascicolo VIII. Tip. Eredi Botta (Roma).
Gallesio G. 1995 I giornali dei viaggi A cura di E. Baldini. Accademia dei Georgofili, Firenze.
Gerini C. 1884 Prospetto statistico dei comuni della provincia di Sondrio, classificati a seconda delle varietà dei vitigni nei medesimi coltivati. In: Bollettino ampelografico, fascicolo XVII. Tip. Eredi Botta (Roma).
Mas A. e Pulliat V. 1876 Le vignoble G Masson. Paris
Provana di Collegno L. 1883 Relazione sulla Esposizione ampelografica di Pinerolo. In: Bollettino ampelografico, fascicolo XVI. Tip. D. Ripamonti (Roma).
aggiornamento 16/11/2016 14:51:15 (7 anni fa)