Bibiola: informazioni generali

informazioni generali gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Raimondi S., Ruffa P., Schneider A., 2014. Bibiola. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Ager Foundation
informazioni botaniche
nome
Bibiola
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_31
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
no
sinonimi
nessun sinonimo disponibile per Bibiola
cloni omologati
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
Riferimenti storici

Si riferisce con tutta probabilità a questo vitigno la citazione di una ‘Bubbiola’ tra le uve coltivate nel Saluzzese ed elencate da Eandi (1835): è forse la prima citazione per questa cultivar, senza tuttavia che vi si affermi alcunché circa le sue caratteristiche. Alla fine dello stesso XIX secolo, l’interesse per la Bibiola crebbe tanto da vederla inclusa in una delle maggiori opere ampelografiche dell’epoca, Le vignoble di Mas e Pulliat (1876): questi autori dicono di averla ricevuta da le chevalier de Rovasenda; la giudicarono per la fertilità e relativa bontà di prodotto come la migliore tra le uve italiane che avevano provato in Francia, benché il Rovasenda stesso non le avesse dedicato che un cenno nel suo Saggio (1877). Visto l’apprezzamento di questi autori, alla Bibiola fu dedicata una monografia anche nell’Ampelographie di Viala e Vermorel (1901-10). In seguito, però, complice anche l’evoluzione del mercato verso prodotti di qualità crescente, l’interesse per questo vitigno andò scemando e la Bibiola non comparve più in opere successive.

diffusione & variabilità

La Bibiola era ed è una cultivar propria del Saluzzese (Cuneo), non coltivata in altre aree del Piemonte e, probabilmente, ormai poco diffusa anche nell’areale originario di coltura.

utilizzazione tecnologica

Da una caratterizzazione preliminare, la Bibiola ha confermato le caratteristiche di fertilità apprezzate nell’800. Tuttavia i suoi grappoli sembrano essere troppo sensibili alle muffe e ai marciumi e i suoi mosti poco ricchi in zuccheri. E’ tuttavia possibile che, coltivata in ambienti idonei, possa fornire vini di qualità accettabile.

bibliografia (4)
autori anno titolo rivista citazione
Di Rovasenda G. 1877 Saggio di una ampelografia universale. Tipografia Subalpina, Torino.
Eandi G. 1835 Produzione delle terre vignate e vinificazione In: Statistica della Provincia di Saluzzo, Volume secondo, Lobetti-Bodoni (Saluzzo).
Mas A. e Pulliat V. 1876 Le vignoble G Masson. Paris
Viala P., Vermorel V. 1901 Traité général de Viticulture Ampélographie. 7 Vol., Ed. Masson (Paris). 1901-1910.
aggiornamento 14/11/2016 13:57:42 (8 anni fa)