Moradella: informazioni generali

informazioni generali gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Raimondi S., Ruffa P., Schneider A., 2014. Moradella. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Ager Foundation, Regione Piemonte
informazioni botaniche
nome
Moradella
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_140
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
no
sinonimi
nessun sinonimo disponibile per Moradella
cloni omologati
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
Riferimenti storici

La “Vite Moradella” è la prima tra le varietà elencate da Paolo Lavezzari, annotatore milanese degli Elementi d’Agricoltura di Lodovico Mitterpacher (1784); egli dice che “rende famose le colline di S. Colombano, fa uva nera, di sapor dolce, e preziosissima non meno per mangiare, che per far vino, e si stagiona durante l’inverno.”

Anche Giorgio Gallesio, trattando del’‘Uva di Canetto’ (la Vespolina) nella sua Pomona italiana (1817-39) afferma della Moradella e del Pignolo che “da Casteggio alla Trebbia” erano le uve “principali di quei vigneti”.

La prima breve descrizione, rispondente alla varietà che conosciamo, è quella della ‘Moradella piccola’ fatta da Giuseppe Moretti per l’opera ‘Delle viti italiane’ di Giuseppe Acerbi (1825), mentre troviamo descrizioni più dettagliate nell’”Ampelografia della provincia di Alessandria” (Demaria e Leardi, 1875) dove è probabilmente descritta due volte con i sinonimi Moradello e Vermiglio.

La sua importanza colturale è andata scemando nella seconda metà dell’800 e nei primi decenni del secolo successivo a favore dell’affermazione della Croatina e del Barbera in Oltrepò pavese e nel Tortonese dove era un tempo coltivata.

diffusione & variabilità

Non è chiaro se sotto le denominazioni Moradella e Vermiglio venissero coltivate un tempo varietà distinte o invece riconducibili ad un unico genotipo. Attualmente le accessioni reperite con questo nome, al di là di errori di denominazione, appartengono ad un’unica varietà. Tuttavia, l’accessione le cui immagini sono riportate sul Registro Nazionale on-line (http://catalogoviti.politicheagricole.it/result.php?codice=392) non corrisponde al vitigno qui trattato.

Poche piante sparse sono ancora reperibili nelle zone altimetricamente più elevate del Tortonese e nella valle Borbera oltre che in Oltrepò pavese, mentre la superficie dei nuovi impianti nella zona originaria non supera l’ettaro (ISTAT, 2010).

utilizzazione tecnologica

Benché non siano note molte esperienze recenti in merito, le uve di Moradella dovrebbero fornire un vino ben colorato e strutturato, adatto anche ad un affinamento più o meno prolungato.

bibliografia (5)
autori anno titolo rivista citazione
Acerbi G. 1825 Delle viti italiane, ossia materiali per servire alla classificazione, monografia e sinonimia, preceduti dal tentativo di una classificazione delle viti. Ed. G. Silvestri - Milano
Demaria P.P., Leardi C. 1875 Ampelografia della provincia di Alessandria Ed. Negro, Torino.
Gallesio G. 1839 Pomona italiana, ossia trattato degli alberi fruttiferi. Capurro N., Pisa, 1817-1839
ISTAT 2010 Censimento generale dell'Agricoltura -
Lavezzari P. 1784 Annotazioni relative all’Agricoltura milanese. In: Elementi d’Agricoltura di Lodovico Mitterpacher di Mitternburg. Tomo secondo. Nell’imperial monistero di S.Ambrogio maggiore (Milano).
aggiornamento 12/01/2024 10:18:15 (10 mesi fa)