Moscato nero di Acqui: informazioni generali

informazioni generali gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Raimondi S., Ruffa P., Schneider A., 2014. Moscato nero di Acqui. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Ager Foundation, Regione Piemonte
informazioni botaniche
nome
Moscato nero di Acqui
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
codice
IVD-var_143
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
155
nome ufficiale
Moscato nero di Acqui N.
sinonimi
denominazioni errate (2)
denominazioni errate indicate dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
  • Aleatico (Tortonese (Alessandria))
  • Malaga (Acquese (Alessandria))
cloni omologati
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
Riferimenti storici

Di questo vitigno, iscritto nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite dal 1971, non esiste una descrizione ufficiale redatta dal Ministero. Ciò nonostante, ci è sembrato di poterlo certamente identificare con la cultivar un tempo coltivata nell’Acquese con il nome di Malaga o Moscato nero e presente con questo nome in numerose altre aree del Piemonte. Le caratteristiche morfologiche peculiari di questa varietà permettono inoltre di supportarne la corrispondenza con il Moscato nero rosato (cioè ad aroma di rosa) descritto da Demaria e Leardi (1875) per il Tortonese e l’Alessandrino. In opere di autori quali Gallesio (1995, postuma), Di Rovasenda (1877) e Molon (1906) non è possibile invece riconoscere con certezza questa cultivar in uno dei vari Moscati ad uva nera omonimi citati, tra cui la mutazione a bacca nera del Moscato bianco, oltre all’Aleatico e a un non meglio identificato Montepulciano. 

diffusione & variabilità

Attualmente con il nome di Moscato nero è possibile riscontrare nei vigneti piemontesi anche piante appartenenti alle cultivar Moscato d’Amburgo e Moscato d’Adda, utilizzate per il consumo diretto delle uve. Un altro vitigno ad uva aromatica di colore nero violaceo, distinto dalla cultivar qui trattata, è chiamato Moscato nero o Brachetto nei dintorni di Nizza Monferrato (Asti).

Sempre in Piemonte tra i sinonimi del Moscato nero d’Acqui vi sono quello di Maliga o Malaga e nel passato Rosato, mentre per errore viene anche chiamato Aleatico. Parrebbe parimenti un errore d’identificazione più che un sinonimo il nome di Balaràn con cui questa varietà è stata recuperata nei dintorni di Calosso (Asti).

Il Moscato nero di Acqui è tradizionalmente presente in Piemonte in un vasto areale che va dalle colline del Pinerolese, al Monferrato astigiano e alessandrino, all’Acquese e al Tortonese. Oggi è quasi scomparso, e solo in rarissimi casi coltivato in purezza. Dei circa 70 ha censiti a Moscato nero d’Acqui nel 2010 in Italia (ISTAT, 2010), si può stimare che pochi ettari, e solo in Piemonte, siano effettivamente impiantati con questa cultivar. 

utilizzazione tecnologica

Di produttività piuttosto modesta e di buon vigore, con un portamento orizzontale dei germogli, il Moscato nero d’Acqui era un tempo utilizzato soprattutto come uva da tavola. Le potenzialità enologiche, tuttavia, paiono interessanti (Mannini et al., 2012), dovute ad una dotazione di antociani non trascurabile, con un profilo a prevalenza di malvidina. Altri punti di forza sono una componente aromatica abbastanza ricca e complessa, che denota nelle uve contenuti elevati di geraniolo e nerolo soprattutto in forma glucosidica, mentre nel vino anche il citronellolo appare assai consistente, come lo sono altri composti aromatici (alcoli superiori). Punti di debolezza sono forse un contenuto zuccherino delle uve non particolarmente elevato ed un pH non molto energico.   

bibliografia (6)
autori anno titolo rivista citazione
Demaria P.P., Leardi C. 1875 Ampelografia della provincia di Alessandria Ed. Negro, Torino.
Di Rovasenda G. 1877 Saggio di una ampelografia universale. Tipografia Subalpina, Torino.
Gallesio G. 1995 I giornali dei viaggi A cura di E. Baldini. Accademia dei Georgofili, Firenze.
ISTAT 2010 Censimento generale dell'Agricoltura -
Mannini F., Mollo A., Santini D., Schneider A., Raimondi S., Ruffa P., Bonifacino G., Marchese E., Paravidino E., Tragni R. 2012 I principali vitigni aromatici del Piemonte a bacca colorata Regione Piemonte (Torino).
Molon G. 1906 Ampelografia. Ulrico Hoepli, Editore Libraio della Real Casa, Milano.
aggiornamento 16/11/2016 14:57:44 (8 anni fa)