Di questo vitigno, iscritto nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite dal 1971, non esiste una descrizione ufficiale redatta dal Ministero. Ciò nonostante, ci è sembrato di poterlo certamente identificare con la cultivar un tempo coltivata nell’Acquese con il nome di Malaga o Moscato nero e presente con questo nome in numerose altre aree del Piemonte. Le caratteristiche morfologiche peculiari di questa varietà permettono inoltre di supportarne la corrispondenza con il Moscato nero rosato (cioè ad aroma di rosa) descritto da Demaria e Leardi (1875) per il Tortonese e l’Alessandrino. In opere di autori quali Gallesio (1995, postuma), Di Rovasenda (1877) e Molon (1906) non è possibile invece riconoscere con certezza questa cultivar in uno dei vari Moscati ad uva nera omonimi citati, tra cui la mutazione a bacca nera del Moscato bianco, oltre all’Aleatico e a un non meglio identificato Montepulciano.