Zanello: informazioni generali

informazioni generali gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Raimondi S., Ruffa P., Schneider A., 2014. Zanello. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Ager Foundation, Regione Piemonte
informazioni botaniche
nome
Zanello
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_230
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
no
sinonimi
sinonimi accertati (1)
sinonimi accertati dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
  • Zané
cloni omologati
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
Riferimenti storici

La prima citazione nota per questo vitigno tipico del Monferrato risale al 1798, quando il conte Nuvolone elenca “il Zanello dei Monferrini” tra i possibili sinonimi del Pelaverga saluzzese (valutazione rivelatasi errata).

Una descrizione dettagliata ci viene fornita da Demaria e Leardi (1875) che lo dicono “vitigno proprio del Casalese” e in seguito diffusosi “nei vigneti dei circondari limitrofi di Alessandria e di Asti”, anche se già nel 1834 Gallesio lo osservò a Refrancore e Portacomaro (Asti). Il conte di Rovasenda, che ne conservava qualche esemplare proveniente dal Casalese (anche con il nome di Zané), lo dice vitigno usato per l’uva da mensa e per il vino, ma di maturazione così tardiva da non riuscire affatto bene sulle colline del Saluzzese dove aveva sede la collezione (1877).

Per una descrizione moderna si può fare riferimento al testo Vitigni del Piemonte (Schneider et al., 2006).

diffusione & variabilità

La diffusione attuale dello Zanello è minima e difficilmente stimabile, essendo forse ancora presente solo in pochissimi vecchi vigneti della sua zona tradizionale di coltivazione.

utilizzazione tecnologica

Non si conoscono esperienze di vinificazione in purezza delle uve di Zanello, ma a quanto appurato dalla caratterizzazione delle sue uve (Schneider et al., 2006), non sembrerebbe adatto alla produzione di vini di qualità, anche per via della maturazione assai tardiva, della suscettibilità alla muffa e allo scarso colore delle uve.

bibliografia (5)
autori anno titolo rivista citazione
Demaria P.P., Leardi C. 1875 Ampelografia della provincia di Alessandria Ed. Negro, Torino.
Di Rovasenda G. 1877 Saggio di una ampelografia universale. Tipografia Subalpina, Torino.
Gallesio G. 1995 I giornali dei viaggi A cura di E. Baldini. Accademia dei Georgofili, Firenze.
Nuvolone G. 1798 Sulla coltivazione delle viti e sul metodo migliore di fare e conservare i vini. Calendario georgico della Società Agraria di Torino.
Schneider A., Mannini F., Raimondi S. 2006 Vitigni del Piemonte Ed. Regione Piemonte
aggiornamento 17/11/2016 09:33:58 (7 anni fa)