Bermestone: informazioni generali

informazioni generali gestite da Dipartimento di Scienze della Vita - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
come citare questa fonte Bignami C., Imazio S., Masino F., Matrella V., Montevecchi G., Vasile Simone , 2015. Bermestone. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Fondazione Ager, Istituto A. Zanelli (RE)
informazioni botaniche
nome
Bermestone
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
specie del genitore 1
non disponibile
varietà del genitore 1
non disponibile
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
specie del genitore 2
Vitis vinifera
varietà del genitore 2
non disponibile
vitigno da
tavola
codice
IVD-var_169
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
no
sinonimi
sinonimi accertati (2)
sinonimi accertati dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
cloni omologati
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • germoglio pagina superiore
    germoglio pagina superiore
  • germoglio pagina inferiore
    germoglio pagina inferiore
  • foglia
    foglia
  • foglia pagina superiore
    foglia pagina superiore
  • foglia pagina inferiore
    foglia pagina inferiore
  • seno peziolare
    seno peziolare
  • fiore
    fiore
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
  • vinacciolo
    vinacciolo
Riferimenti storici

Il Bermestone è un vitigno ad uva da mensa o a duplice attitudine oggi molto raro, ma più diffusamente coltivato nei secoli scorsi nei territori di Reggio Emilia e di Modena. La descrizione più antica della "Bermesta ossia Bermestone" è quella che Piergiovanni Paltrinieri fa nella seconda metà del 1700 in un manoscritto inedito, che Maini inserisce poi  nel Catalogo alfabetico delle uve e viti conosciute e coltivate  nelle province di Modena e Reggio (1851). Del Bermestone Paltrinieri descrive la durezza di buccia e polpa dell'acino,  la maturazione tardiva “sul finire dell’autunno”, la difficoltà a raggiungere una piena colorazione e l’uso di appendere i grappoli per l’inverno o di porla in vino bianco dolce, nonchè la non idoneità per la vinificazione. Acerbi (1825) riporta la descrizione del Bermestone rosso e del Bermestone nero, tra le viti della provincia di Cremona. Gallesio, durante i suoi viaggi in Italia, il 22 settembre 1839 si ferma a Casalgrande (RE) e, elencando le varietà di vite che vi vede coltivate, cita il Bermestone, definendolo “una specie di uva Triglia ma ad acini più picciuoli”.  Nell’elenco manoscritto delle viti della Provincia di Reggio Emilia (Bertozzi, 1840) il Bermestone è inserito, con il numero 108, tra le “Altre viti di uva di colore coltivate comunemente nei campi”.  Francesco Aggazzotti (1867) riporta una descrizione piuttosto dettagliata di grappolo e acino del Bermestone rosso (sinonimi: Brumeste, Bermestia rossa) coltivato nel Modenese, che corrisponde pienamente a quella dell’accessione qui considerata: grappolo “dei più voluminosi che si conoscano nella provincia modenese, specialmente in lunghezza”; “acino ovale”; “buccia rosso-violaceo, dura, coriacea; sugo scarso, mucillaginoso, bruschetto, insipido, inodoro”; “polpa molto dura, che quasi si può affettare come un frutto”.  Aggazzotti la definisce “uva unicamente mangereccia”. Il nome dialettale con cui era conosciuta nel Reggiano era " òva  Bermestòun",  come riferito da Casali (1915), che indica, oltre al nome italiano "Uva Bermestone rosso" anche il sinonimo “Brumesta”.

 

 

diffusione & variabilità

È una varietà oggi molto rara su tutto il territorio reggiano e modenese.

bibliografia (6)
autori anno titolo rivista citazione
Acerbi G. 1825 Delle viti italiane o sia, Materiali per servire alle classificazione, monografia e sinonimia, preceduti dal tentativo di una classificazione geoponica delle viti Giovanni Silvestri. Milano
Aggazzotti F. 1867 Catalogo descrittivo delle principali varietà di uve coltivate presso il csa. Avv. Francesco Aggazzotti del Colombaro. Tipografia di Carlo Vincenzi, Modena.
Bertozzi V. 1840 Viti della provincia di Reggio manoscritto, Reggio Emilia
Casali C. 1915 I nomi delle piante nel dialetto reggiano. Atti del Consorzio di Reggio Emilia n.1. Tipografia Bondavalli. Reggio nell’Emilia. 126 pp.
Gallesio G. 1995 I giornali dei viaggi A cura di E. Baldini. Accademia dei Georgofili, Firenze.
Maini L. 1851 Catalogo alfabetico di quasi tutte le uve o viti conosciute e coltivate nelle provincie di Modena e Reggio secondo i loro nomi volgari. Tipografia Moneti e Pelloni, Modena
aggiornamento 09/02/2016 11:08:24 (8 anni fa)