Trebbiano Modenese: general information

general information managed by Dipartimento di Scienze della Vita - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
How to cite this source Bignami C., Imazio S., Antonelli A., Masino F., Matrella V., Montevecchi G., Vasile Simone G., 2015. Trebbiano modenese. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
acknowledgments Fondazione Ager
botanical information
name
Trebbiano Modenese
type of origin
spontanea
specie
Vitis vinifera
variety group
Neutre
genera
Vitis
subspecie
sativa
variety for
wine
trueness to type
code
IVD-var_337
registration
Registered in the National Catalogue
yes
code
241
Official name
Trebbiano Modenese B.
synonyms
no synonym available for Trebbiano Modenese
released clones (1)
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Historical references

L’origine del Trebbiano Modenese non è conosciuta. Nel territorio modenese sono coltivati da secoli diversi Trebbiani, che venivano citati già nel seicento.

Nel 1751, Caula riportava la descrizione di due Trebbiani: Trebbiana o Terbiana, che definiva ‘la regina delle uve’ , e la Trebbianina o Trebbianella, simili alla precedente, m con ‘grana più minute e rare’ (in Maini, 1851).

Aggazzotti nel 1867 descrive tre Trebbiani presenti nella sua collezione di Colombaro di Formigine, e ne riporta i sinonimi: Trebbiana (Tribbiano, Terbiano bianco comune), Trebbianina comune (Tribbiano piccolo), Trebbiana di Spagna (Trebbiana romana). Parlando della Trebbiana, dice che è uva comunissima nelle colline modenesi, e termina dicendo che se ne conoscono più varietà:  Trebbiana romana, Trebbiana fiorentina, Trebbiana di Spagna, Trebbiana rossa, Trebbianina, Trebbianella, ecc.., delineando in questo modo una diversità e una affinità tra i Trebbiani coltivati localmente.

Nel 1839 Gallesio, nei suoi viaggi, visitando l’Emilia parla distintamente della Terbiana e della Terbianella, che trova a Reggio Emilia, e del Trebbiano di Spagna, che vede a Nonantola, nella villa del conte Salimbeni, e nelle terre dell’Aggazzotti, con la Terbiana comune.

Lodovico Malavasi (1879)parla del Trebbiano di Spagna come di una varietà di recente introduzione.

Casali (1915) sembra confermare, citandoli nel suo elenco dei nomi di piante nel dialetto reggiano, la presenza di tre diversi Trebbiani nei territori di Reggio Emilia e Modena agli inizi del ‘900: Óva terbiân (Trebbiano bianco), Óva terbiân ėd Módna (Trebbianino o Trebbiano piccolo), Óva terbianch (Trebbiano comune bianco).

Confrontando queste informazioni, sembrerebbe che il nome Trebbianina o Trebbianino sia da attribuire più all’attuale Trebbiano Modenese  che non al Trebbiano di Spagna.

distribution & variation

Il Trebbiano Modenese è coltivato soprattutto nelle aree  collinari e pedecollinari della provincia di Modena, dove, con 264 ha, occupa circa il 3.5% della superficie vitata.

technological use

Il Trebbiano Modenese entra nel vino DOC Modena o di Modena, in Emilia Romagna, e negli IGT Bianco di Castelfranco Emilia, Emilia o dell’Emilia, Forlì, Ravenna, Rubicone e Terre di Veleja, in Emilia Romagna, e Osco e Rotae, nel Molise.

 

Il vino di Trebbiano Modenese ha alto grado alcolico, buona acidità e buon contenuto di polifenoli, che lo rendono ben strutturato e con buona serbevolezza; ha colore brillante, aromi floreali e fruttati, freschi anche a maturazione avanzata, molto strutturati e persistenti al gusto (Melotti et al., 2013).

Il Trebbiano Modenese viene utilizzate per la produzione dell’aceto balsamico ed entra, come gli altri Trebbiani, nella base ampelografica dei disciplinari di produzione dell’Aceto balsamico tradizionale di Modena e di Reggio Emilia.

updated at 2015-07-30 15:38:24 (9 years ago)