Uva a duplice attitudine, tradizionalmente utilizzata per tavola, ha rivelato interessanti caratteristiche enologiche. È un vitigno presente nei vecchi vigneti di tutta la Sardegna. Il Manca dell’Arca cita una «Uva de Anghelos – dotata di – racemo grande, e grani grossi, rotondi»; considerato il nome e le caratteristiche potrebbe trattarsi dell’Argu mannu. Descritta anche dal Moris (varietà ‘robusta’, o in sardo “Arbumannu”), l’Angius la registra in Ogliastra. Il Cettolini, pur perdendosi tra le varianti (e i relativi significati) del sardo lo individua a Carloforte, a Nuoro e ad Ozieri. AGRIS, di recente, lo ha individuato nei vecchi vigneti del sud dell’Isola, della Marmilla e del Barigadu. Non sono state trovate corrispondenze genetiche a questo vitigno nelle banche dati del DNA attualmente disponibili e pertanto si può considerare anche questo un unicum. L’Argu mannu presenta un profilo unico e geneticamente piuttosto isolato. Qualche affinità è riscontrabile con il Galoppu.