Uva da vino bianca caratteristica della Sardegna centro-meridionale: L’Angius non lo posiziona più a nord del Barigadu La sua prima citazione ricorre in atti notarili del ’600 del cagliaritano, dove si accenna al «muscadeddu de nuragus» (Ferrante,2000) cioè vino ottenuto da uve appassite di Nuragus. Non a caso, il profilo aromatico citato in questo paragrafo per il vino di Nuragus è quello relativo ad un vino da dessert ottenuto da uve Nuragus stramature.
Non sono state trovate corrispondenze genetiche a questo vitigno nelle banche dati del DNA attualmente disponibili e pertanto si può considerare anche questo un unicum sardo.
Geneticamente il Nuragus, così come la sua mutazione a buccia rossa Nuragus arrubiu, si colloca in un cluster relativamente piccolo. Risulta molto vicino al Bianca remungia che, come il Nuragus, condivide almeno un allele per locus con il Semidano: Semidano e Nuragus quindi sono compatibili per un rapporto di parentela diretto; questo fa ipotizzare che Nuragus e Bianca remungia siano degli half-siblings (mezzi fratelli).