Malvasia di Sardegna: informazioni generali

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come citare questa fonte Lovicu G., Rigoldi M.P., Farci M., Frau A., 2019. Malvasia di Sardegna. In: Italian Vitis Database. www.vitisdb.it ISSN 2282-006X
informazioni botaniche
nome
Malvasia di Sardegna
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
Malvasie
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_412
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
136
nome ufficiale
Malvasia di Sardegna
sinonimi
sinonimi ufficiali (1)
sinonimi riportati nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite
cloni omologati
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
note

Il dendrogramma non evidenzia vicinanze genetiche degne di nota. Il Caddiu bianco è collocato nel dendrogramma molto distante, vicino al Licronaxu e alle viti selvatiche, per la rarità di un allele presente nel suo profilo; tuttavia condivide con la Malvasia 22 alleli distribuiti in 19 loci su 22 e sembrerebbe esserci una correlazione non ancora del tutto chiarita ed in corso di approfondimento.

Non è una varietà di origine greca, come comunemente si ritiene. Un articolo di alcuni anni fa (Crespan et al., 2007) evidenziava come fosse difficile, sulla base dell’analisi del DNA nucleare, individuare la patria di origine di questo vitigno, anche se precedenti analisi svolte sul DNA dei cloroplasti (Arroyo et al., 2002) sembrano supportare l’ipotesi di un’origine del vitigno legata al Mediterraneo occidentale. Anche  l’origine del nome, con il quale si indicano molti vitigni, anche neri, profondamente diversi tra loro, in questa logica, potrebbe essere oggetto di ulteriori indagini.

In Sardegna il vino di Malvasia è indicato in alcuni atti notarili del XV secolo (Notaio Giovanni Garau in Cagliari, del 1441), dove viene citato con un nome spagnolo: Jaumì. Il Moris lo cita come Vitis vinifera L. varietà ‘malvatica’, con una descrizione ampelografica assolutamente rispondente alla varietà attuale. Citata dal Manca dell’Arca, Angius la registra nell’Algherese, in Campidano, in Marmilla, Parteolla,  Trexenta, Ogliastra e Sarcidano, nonché in tutti i paesi della Planargia. Il Cettolini la individua anche a Dorgali. Dei vini chiamati “marmaxia” sono presenti in altre aree del centro dell’isola, ma spesso si tratta di un vino dolce ottenuto da uve Nuragus. Oggi è fondamentalmente coltivato negli areali intorno a Bosa e in quelli intorno a Cagliari.

bibliografia (6)
autori anno titolo rivista citazione
AA.VV. 2017 AKINAS, Uve di Sardegna AA.VV. 2017. AKINAS, Uve di Sardegna. Ed. Ilisso, Isbn 9788862023528
Angius Vittorio, 1996 Città e villaggi della Sardegna dell'Ottocento Angius Vittorio, Città e villaggi della Sardegna dell'Ottocento, a cura di Luciano Carta, Nuoro, Ilisso, 1996, 3 v., ISBN 978-88-89188-91-0
Cettolini Sante 1899 Annuario per gli anni scolastici 1893-94 e 1894-95 della Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia di Cagliari Cettolini Sante. 1899. Annuario per gli anni scolastici 1893-94 e 1894-95 della Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia di Cagliari.
Manca dell'Arca Andrea 1780 Agricoltura di Sardegna Manca dell'Arca A., 2002, Agricoltura di Sardegna, Ed. Ilisso, EAN 9788887825169
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. s.d. Registro Nazionale delle Varietà di Vite. http://catalogoviti.politicheagricole.it/
Moris Giuseppe Giacinto 1857 Flora Sardoa Moris G.G., 1857, Flora Sardoa. Vol 1, Torino, Regia Tipografia
aggiornamento 29/11/2019 10:27:08 (5 anni fa)