De Cardenas in Acerbi (1825) descrive una Coucalonna bianca la cui descrizione si adatta benissimo alla morfologia della nostra varietà. In particolare il cenno ai denti “voltati verso l’estremità dei lobi” è ben riscontrabile nella morfologia fogliare della Coccalona bianca da noi descritta. Anche la varietà delineata con questo nome da Demaria e Leardi (1875) può corrispondere all’attuale. Il nome di Coccalona potrebbe derivare dal dialettale cucàla, che indicherebbe un oggetto tondeggiante e di poca sostanza riferito agli acini di questa varietà.