Grignolino: informazioni generali

informazioni generali gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Raimondi S., Torello Marinoni D., Schneider A., 2013. Grignolino. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Ager Foundation, Regione Piemonte
informazioni botaniche
nome
Grignolino
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_104
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
100
nome ufficiale
Grignolino N.
sinonimi
sinonimi accertati (1)
sinonimi accertati dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
cloni omologati (6)
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
Riferimenti storici

 

 

Come ricorda Giusi Mainardi in un esauriente articolo dedicato a questo vitigno (2000), la prima notizia di viti ‘Berbesine’ risale al 1246, quando i canonici della Cattedrale di Casale Monferrato concessero in affitto un appezzamento di terreno perché fosse impiantato con questa varietà. La conferma che si trattasse di quello che attualmente conosciamo come Grignolino ci viene dal conte Giorgio Gallesio (1995) che al principio dell’800 annotò nei diari dei suoi viaggi come quello che nella piana di Alessandria e a Quattordio (AL) veniva ancora chiamato Barbesino corrispondesse al Grignolino di Portacomaro (AT) e dell’Astigiano, dove era considerato “il vino da tavola di tutte le persone agiate".

La presenza costante durante i secoli della coltivazione del Grignolino nella zona tradizionale ci è confermata dalla sua presenza tra i vini della cantina del Castello di Casale nel 1614 (Comba e Dal Verme, 1990), ma che quest’area di coltura fosse un tempo più ampia possiamo ricavarlo dall’opera di Demaria e Leardi (1875) che affermano come con i sinonimi Balestrà, Arlandino ed altri, questo vitigno fosse allora presente in larga parte della provincia di Alessandria (che allora comprendeva anche la attuale provincia di Asti).

Largamente apprezzato durante tutto il XIX secolo e l’inizio del Novecento, in seguito, anche a causa di una certa sensibilità alle malattie e soprattutto al marciume dell’uva, il Grignolino ha visto contrarre la superficie ad esso dedicata così come si ridusse l’interesse da parte dei consumatori, maggiormente orientati a vini più colorati e corposi. Attualmente, il Grignolino vede un interesse rinnovato grazie alla nuova passione per la differenziazione dei consumi ed è nuovamente oggetto di ricerca da parte di consumatori orientati alla tipicità.

 

 

diffusione & variabilità

 

Benché sporadicamente diffuso nei vecchi vigneti in tutta la provincia di Alessandria e  in parte di quella di Asti, la principale area di coltura del Grignolino è quella corrispondente alla porzione di Monferrato compresa tra le città di Asti e Casale Monferrato, oltre ad una piccola area sulla destra orografica del Tanaro, sempre in provincia di Asti. Non si è mai diffuso al di fuori del Piemonte se si eccettua una presenza sporadica nei vecchi vigneti dell'Oltrepò pavese.

 

utilizzazione tecnologica

Il Grignolino fornisce vini dal colore rubino scarico, spesso con riflessi aranciati, e dalle note fiorali e speziate. Sono asciutti e di spiccata astringenza, dovuta in particolare all’apporto tannico dei vinaccioli, molto abbondanti e generalmente non totalmente lignificati al momento della raccolta. Oltre alla vinificazione in purezza, l'utilizzo tradizionale è per la produzione di vini in taglio alla Freisa ed al Barbera, al fine di aumentarne la dotazione di colore e conferire una maggiore longevità al vino.

Recentemente è stata proposta l’asportazione dei vinaccioli dal fondo del tino di fermentazione quale metodo per ridurne l’astringenza talora eccessiva (Gerbi Vincenzo, comunicazione personale).

bibliografia (5)
autori anno titolo rivista citazione
Comba R., Dal Verme A. 1990 Repertorio di vini e vitigni diffusi nel Piemonte medievale Vigne e vini nel Piemonte medievale. Ed. L'Arciere, Cuneo.
Demaria P.P., Leardi C. 1875 Ampelografia della provincia di Alessandria Ed. Negro, Torino.
Gallesio G. 1995 I giornali dei viaggi A cura di E. Baldini. Accademia dei Georgofili, Firenze.
Mainardi G. 2000 Il Grignolino: antica anima piemontese OICCE, articoli on-line. www.oicce.it/fdg/mai0001.html
Schneider A., Mannini F., Raimondi S. 2006 Vitigni del Piemonte Ed. Regione Piemonte
aggiornamento 25/06/2015 13:51:54 (9 anni fa)