Rossese: informazioni generali

informazioni generali gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Raimondi S., Torello Marinoni D., Schneider A., 2013. Rossese. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Ager Foundation, Regione Liguria
informazioni botaniche
nome
Rossese
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_183
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
213
nome ufficiale
Rossese N.
sinonimi
sinonimi ufficiali (1)
sinonimi riportati nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite
sinonimi accertati (2)
sinonimi accertati dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
cloni omologati (2)
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
Riferimenti storici

I riferimenti ad uve ‘Rossesi’ coltivate in area ligure datano a molti secoli fa, grazie alla fama dei vini che se ne ricavavano, ricordati anche dal Bacci (1595) e, come attesta Gallesio (1817-39), in numerosi documenti savonesi del XV secolo. Tutti questi testi fanno però riferimento ad uve e vini bianchi, mentre è nello stesso scritto di Gallesio, come inciso nella trattazione riguardante il Vermentino, che si ravvisa una prima citazione del ‘Rossese di Dolciacqua, uva particolare da cui si cava un vino da pasteggiare asciutto che ha dell’analogia col vino di Nizza’. Un autorevole storico ligure, che si è occupato anche di temi vitivinicoli (Carassale, 2004) ricorda anche la tradizione che il vino di Rossese sia stato servito a Napoleone, ospite dei marchesi Doria durante il suo passaggio a Dolceacqua nel 1794, e che questi ne abbia poi richiesto la spedizione a Parigi.

Il Rossese a bacca colorata, dunque, andò probabilmente affermandosi in questo territorio a partire dalla fine del XVIII secolo e in una pubblicazione ministeriale degli ultimi anni del secolo successivo (Ministero di agricoltura, Industria e Commercio, 1896) esso era indicato come  il primo tra i vitigni ‘che vanno maggiormente diffondendosi’ in molti comuni dell’estremo Ponente ligure.

Il vino che se ne ricava fu il primo ad ottenere la D.O.C. in Liguria nel 1972.

diffusione & variabilità

Il Rossese (di Dolceacqua) è un vitigno la cui presenza tradizionale era limitata all’entroterra di Ventimiglia (IM), principalmente nelle valli Roia, Nervia e Crosia, mentre negli ultimi decenni, grazie all’apprezzamento goduto dal vino che se ne ottiene e alla scarsità di altri vitigni liguri a bacca colorata iscritti al Registro nazionale, si è diffuso anche in altre aree della Liguria.

Come già ricordato, questo vitigno ha numerosi omonimi a bacca bianca, ma è noto anche un vitigno a bacca colorata con lo stesso nome, presente sempre in Liguria ma in un areale originariamente distinto del Ponente ligure, e precisamente nell’entroterra di Albenga (SV). Questo distinto Rossese ad uva rossa, per non confonderlo con quello di Dolceacqua, fu definito ‘Rossese di Campochiesa’ o ‘Rossese di Albenga’, denominazione quest’ultima già indicata nella metà del Novecento (Dalmasso e Mariano, 1964) .

In tutta l’area di coltura tradizionale il Rossese a bacca colorata coltivato a Dolceacqua non presenta sinonimi, mentre un recente studio sul germoplasma ligure (Torello Marinoni et al., 2009) ne ha individuato l’identità con il Tibouren, cultivar provenzale presente nell’area di Saint-Tropez presumibilmente dalla fine del XVIII secolo (Ganzin, 1901) e oggi ancora coltivata nel Midi della Francia.

utilizzazione tecnologica

L’uva Rossese viene vinificata in rosso per l’ottenimento di vini fermi, caratterizzati da una spiccata alcolicità; ciò nonostante, la morbidezza riconducibile ad acidità e tannicità contenute ne fanno un vino consumabile già al primo anno dopo la vendemmia, benché esistano prodotti più adatti ad un moderato invecchiamento. La limitata colorazione delle uve, talora irregolare, fa sì che il Rossese produca vini dal colore mai intenso e facilmente ossidabile, benché inizialmente di tonalità vivace; in seguito ad invecchiamento esso diviene granato.

bibliografia (7)
autori anno titolo rivista citazione
AA.VV. 1896 Notizie e studi intorno ai vini e alle uve d’Italia. Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio. Roma.
Bacci A 1595 De naturalis vinorum historia de vinis italie et de conviviis libri VII. Roma
Carassale A. 2004 Il Rossese di Dolceacqua Atene edizioni, Arma di Taggia.
Dalmasso G., Mariano M. 1964 Rossese Principali vitigni da vino coltivati in Italia, Ministero dell'Agricoltura e Foreste. Longo & Zoppelli, Treviso
Gallesio G. 1839 Pomona italiana, ossia trattato degli alberi fruttiferi. Capurro N., Pisa, 1817-1839
Ganzin V. 1904 Tibouren In: Ampélographie, par Viala P. et Vermorel V., Tome II.
Torello Marinoni D. , Raimondi S. , Ruffa P. , Lacombe T. , Schneider A. 2009 Identification of grape cultivars from Liguria (north-western Italy) Vitis Vitis 48 (4), 175–183 (2009)
aggiornamento 25/06/2015 14:09:41 (9 anni fa)