Malvasia di Sardegna - A28: informazioni generali

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come citare questa fonte Lovicu G., Rigoldi M.P., Farci M., Frau A., 2019. Malvasia di Sardegna. In: Italian Vitis Database. www.vitisdb.it ISSN 2282-006X
informazioni generali
nome Malvasia di Sardegna
codice ITA376-A28
nazione di selezione Italia
regione di selezione Sardegna
provincia di selezione n.d.
località di selezione Sardegna
istituzione custode n.d.
collezione n.d.
varietà & clone
tipo di origine spontanea
Genere Vitis
specie Vitis vinifera
sottospecie sativa
clone n.d.
profilo microsatellite standardizzato
loci: loci predefiniti ( 9 ) altri loci ( 3 )
locus SSR: VVS2 VVMD5 VVMD7 VVMD27 VrZAG62 VrZAG79 VVMD25 VVMD28 VVMD32 VMC1b11 VVMD21 VVMD24
allele: A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2
dimensione: 143 145 225 225 243 249 179 183 188 202 243 247 242 256 239 261 253 273 167 185 249 249 208 216
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
note

Il dendrogramma non evidenzia vicinanze genetiche degne di nota. Il Caddiu bianco è collocato nel dendrogramma molto distante, vicino al Licronaxu e alle viti selvatiche, per la rarità di un allele presente nel suo profilo; tuttavia condivide con la Malvasia 22 alleli distribuiti in 19 loci su 22 e sembrerebbe esserci una correlazione non ancora del tutto chiarita ed in corso di approfondimento.

Non è una varietà di origine greca, come comunemente si ritiene. Un articolo di alcuni anni fa (Crespan et al., 2007) evidenziava come fosse difficile, sulla base dell’analisi del DNA nucleare, individuare la patria di origine di questo vitigno, anche se precedenti analisi svolte sul DNA dei cloroplasti (Arroyo et al., 2002) sembrano supportare l’ipotesi di un’origine del vitigno legata al Mediterraneo occidentale. Anche  l’origine del nome, con il quale si indicano molti vitigni, anche neri, profondamente diversi tra loro, in questa logica, potrebbe essere oggetto di ulteriori indagini.

In Sardegna il vino di Malvasia è indicato in alcuni atti notarili del XV secolo (Notaio Giovanni Garau in Cagliari, del 1441), dove viene citato con un nome spagnolo: Jaumì. Il Moris lo cita come Vitis vinifera L. varietà ‘malvatica’, con una descrizione ampelografica assolutamente rispondente alla varietà attuale. Citata dal Manca dell’Arca, Angius la registra nell’Algherese, in Campidano, in Marmilla, Parteolla,  Trexenta, Ogliastra e Sarcidano, nonché in tutti i paesi della Planargia. Il Cettolini la individua anche a Dorgali. Dei vini chiamati “marmaxia” sono presenti in altre aree del centro dell’isola, ma spesso si tratta di un vino dolce ottenuto da uve Nuragus. Oggi è fondamentalmente coltivato negli areali intorno a Bosa e in quelli intorno a Cagliari.

bibliografia correlata (6)
autori anno titolo rivista citazione
AA.VV. 2017 AKINAS, Uve di Sardegna AA.VV. 2017. AKINAS, Uve di Sardegna. Ed. Ilisso, Isbn 9788862023528
Manca dell'Arca Andrea 1780 Agricoltura di Sardegna Manca dell'Arca A., 2002, Agricoltura di Sardegna, Ed. Ilisso, EAN 9788887825169
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. s.d. Registro Nazionale delle Varietà di Vite. http://catalogoviti.politicheagricole.it/
Angius Vittorio, 1996 Città e villaggi della Sardegna dell'Ottocento Angius Vittorio, Città e villaggi della Sardegna dell'Ottocento, a cura di Luciano Carta, Nuoro, Ilisso, 1996, 3 v., ISBN 978-88-89188-91-0
Cettolini Sante 1899 Annuario per gli anni scolastici 1893-94 e 1894-95 della Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia di Cagliari Cettolini Sante. 1899. Annuario per gli anni scolastici 1893-94 e 1894-95 della Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia di Cagliari.
Moris Giuseppe Giacinto 1857 Flora Sardoa Moris G.G., 1857, Flora Sardoa. Vol 1, Torino, Regia Tipografia
accessioni della medesima varietà (1)
aggiornamento 29/11/2019 10:27:08 (4 anni fa)