Il Retagliadu ( o meno frequente Retagliaddu), come già riportato nella scheda del Nasco, si colloca un cluster molto ampio dove rientrano anche diverse varietà nazionali ed internazionali. Tuttavia nel cluster sono pochi i bootstrap di elevata significatività.
Nel dendrogramma i vitigni geneticamente più vicini al Retagliadu sono il Nasco (distanza 0.5 con bootstrap 36%) e l’Arvesiniadu. Tuttavia è l’Apesorgia nera che si candida per un rapporto di parentela diretto, condividendo con il Retagliadu sempre almeno un allele per locus. Il fatto che il Retagliadu nel dendrogramma non si trovi vicino all’Apesorgia nera non contraddice questa tesi. Evidentemente gli alleli che lo avvicinano al Nasco sono più rari nella popolazione di quelli condivisi con essa.
Antica varietà di uva, presenta in tutta l’isola, utilizzata sia per consumo fresco che per vino. La prima citazione è quella del Manca dell’Arca (“redagliada: di grani rotondi e grossi, ma non folti”). Il Moris la classifica come ‘pellucens’, in sardo “Arratellau”. L’Angius la registra praticamente in diverse parti dell’isola: Logudoro, Baronia, Marmilla Ogliastra, Planargia, Campidano di Oristano. Descritto anche dal Cara, non sono state trovate corrispondenze genetiche a questo vitigno nelle banche dati del DNA attualmente disponibili, e pertanto si può considerare anche questo un “unicum”. E’ un’uva a maturazione tardiva.