Cipriana - 120: informazioni generali

informazioni gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Schneider A., Ruffa P., Tornato D., Raimondi S., 2019. Cipriana ITA360-120 (Apesorgia nera). In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Regione Piemonte
informazioni generali
nome Cipriana
codice ITA360-120
nazione di selezione Italia
regione di selezione Piemonte
provincia di selezione Torino
località di selezione San Giorgio Canavese
istituzione custode Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
collezione Grinzane Cavour
varietà & clone
tipo di origine spontanea
Genere Vitis
specie Vitis vinifera
sottospecie sativa
varietà Apesorgia nera
clone n.d.
profilo microsatellite standardizzato
loci: loci predefiniti ( 9 )
locus SSR: VVS2 VVMD5 VVMD7 VVMD27 VrZAG62 VrZAG79 VVMD25 VVMD28 VVMD32
allele: A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2
dimensione: 133 137 231 233 243 253 185 194 188 188 251 257 240 256 261 263 253 273
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • 4a fogliolina
    4a fogliolina
note

Riferimenti storici e identità

Il nome Cipriana è quello con cui questo curioso vitigno è stato recuperato in Canavese, nel nord della provincia di Torino, luogo del resto a cui si riferisce la prima citazione storica a cura del Conte Gallesio (1831) che si imbatte in un’uva da mensa Cipriano a Valperga, che dice “ad acino longo e ritorto”, quasi certamente, dunque il nostro vitigno. Anche Gatta (1833) cita una Cipriana tra le uve poco frequenti dei dintorni sud-occidentali d’Ivrea (Pavone, Banchette, Samone), ma non la descrive come fa con altre varietà più comuni. Di Rovasenda, invece (1877), riportando le notizie fornite da Bonafous (opera a noi non giunta), ne fornisce un profilo morfologico molto ben rispondente. Lo stesso autore menziona il sinonimo Bermestia o Bermestia violacea o violetta (visto che vi è anche una Bermestia bianca).

Il confronto mediante profili genetici e morfologici ci ha permesso di scoprire l’identità di questa cultivar con l’Apesorgia nera, recentemente recuperata e descritta in Sardegna (Frau et al., 2017) e perfino iscritta nel Registro Nazionale tra le uve da tavola. Sinonimia che non era sfuggita all’occhio esperto del conte di Rovasenda che, a proposito dell’Apesorgia nera o niedda sarda riporta la probabile identità con la Bermestia violacea della sua collezione.

Si tratta in effetti di un vitigno con tutta probabilità introdotto nella nostra regione da areali mediterranei. 

 

Diffusione

La Cipriana è ancora oggi sporadica in Piemonte. Considerando l’uso essenzialmente da mensa o particolare è coltivata accanto alle case, spesso in pergole o nei giardini.  

 

Utilizzazione

L’uva, di maturazione alquanto tardiva (indicazione anch’essa della probabile introduzione da climi più caldi), ha acini di forma particolare, allungati e più o meno arcuati; la buccia è piuttosto spessa e la polpa molto consistente (“durissima” la definiva Di Rovasenda), poco succosa. Si presta come uva da mensa per una lunga conservazione in fruttaio, ma non per il trasporto, visto che il rachide tende a disarticolarsi. Per via della polpa molto soda, si adatta mirabilmente alla preparazione sotto spirito, uso tradizionale in Piemonte.

accessioni della medesima varietà (2)
  • Apesorgia nera - Agris Sardegna Servizio RFOOVE
  • Cipriana - Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
aggiornamento 03/03/2020 16:45:33 (4 anni fa)