Storia

Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAA-a) dell'Università di Pisa dagli anni '80 dello scorso secolo ha avviato un’intensa attività di recupero del germoplasma viticolo a rischio di estinzione nelle province della costa toscana (Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto).

In tale contesto, nel 2004 il Dr. Claudio D'Onofrio, ricercatore afferente al DiSAAA-a, come tesi per il conseguimento del Master in Bioinformatica presso l'Università di Torino (D’Onofrio 2004), ha realizzato il prototipo concettuale e logico di un database on-line di supporto al lavoro di caratterizzazione e recupero delle varietà viticole nel territorio toscano. Il modello si basa sul rapporto entità-relazione (E-R) con indicazione delle cardinalità, mentre i principali aspetti statici (dati) e dinamici (operazioni sui dati) sono stati individuati analizzando le esigenze dei vari tipi di utenti ed i database viticoli ad allora disponibili sul web. L’ampio consenso ottenuto dalla presentazione del prototipo al convegno nazionale “I vitigni autoctoni minori: aspetti tecnici, normativi e commerciali” (1 dicembre 2006) ha esteso la portata del progetto a livello nazionale. Nel mese di aprile del 2007 il DiSAAA-a ha ottenuto il supporto finanziario da parte della ColleMassari s.p.a. (www.collemassari.it) per l’implementazione del software per il Database Viticolo Italiano (IVD) a livello internazionale diffuso come Italian Vitis Database (IVD). A partire dal 2008 il DiSAAA-a dispone di un finanziamento della Fondazione Bertarelli (www.fondazionebertarelli.it) per l’attività di amministrazione del DVI e l’implementazione delle ulteriori funzionalità richieste dagli utenti e necessarie per rimanere in linea con i progressi scientifici.

Il database è stato presentato per la prima volta a livello internazionale a Gödöllő (Ungheria) nell’ambito  del “Second Annual Workshop for the project GrapeGen06” (8th – 10th July, 2008) e ufficialmente nel corso del secondo Convegno Nazionale di Viticoltura (Marsala - TP, 14-19 Luglio 2008), rendendolo disponibile on-line all’indirizzo www.vitisdb.it costituendo il Vitis Database Working Group che include tutte le istituzioni che partecipano al progetto (D’Onofrio e Scalabrelli, 2010). Il database è poi stato reso pubblico nel corso del terzo Convegno Nazionale di Viticoltura (San Michele all’Adige TN, 5-9 luglio 2010) e ha poi ottenuto l’ISSN (2282-006X) che sancisce l’ufficialità a livello internazionale come data base aggiornato periodicamente di cui le varietà, con tutte le informazioni ad esse associate, rappresentano le singole pubblicazioni.

Al momento il Vitis Database Working Group comprende 27 Istituzioni a livello nazionale che svolgono ricerca in viticoltura, 10 delle quali hanno ottenuto il finanziamento per il progetto AGER n 2010-2104 “Un database viticolo italiano, ad approccio multidisciplinare, per la conoscenza e la valorizzazione dei genotipi regionali" finanziato da un’associazione temporanea di scopo di 13 fondazioni bancarie (http://www.progettoager.it).

 

Bibliografia

D’Onofrio C., 2004. Un database per il profilo microsatellite delle accessioni viticole toscane. Tesi Master Universitario in Bioinformatica, Università di Torino.

D’Onofrio C., Scalabrelli G., 2010. Un database viticolo universale. 2° Convegno Nazionale di Viticoltura, Marsala 14-19 Luglio 2008. Italus Hortus 17: 328-333

Office International  de la Vigne et du Vin, 2009. 2ª edizione del codice di caratteri descrittivi OIV per le varietà di vite e specie di Vitis.