Varietà bianche denominate Rabosa, Rabosina e Rabosazza sono citate già nel 1600 da Agostinetti, mentre nell'Ampelografia trevigiana del 1870 vengono descritte la Rabosina bianca e la Rabosa bianca (Cancellier et al., 2005). Il Grapariol, che è stato recuperato a Zenson di Piave (Treviso), sembra corrispondere alla descrizione della Rabosina bianca (ibidem) ed è stato iscritto nel Registro nazionale nel 2007.