Coltivato in tutta l'isola, è un vitigno presente nell’Isola da tempi antichi e spesso confuso con il Bovali mannu. Il Muristellu viene primariamente descritto dal Manca dell’Arca («Muristella: di grani rotondi e folti: uva tardiva»). Per l’Angius è presente in Barbagia, Ogliastra, Gallura, Planargia, Guilcier, ma stranamente non nel Mandrolisai. Amnesia forse spiegabile con il fatto che l’area non sembra molto “coperta” a livello di notizie. Il Cettolini riporta alcuni sinonimi, tra i quali è riconoscibile quello di Carenisca. Sinonimia riportata anche dal Cara e confermata dalle analisi del DNA svolte dal progetto AKINAS. Un contributo fondamentale per conoscere la storia e le origini di questo vitigno è stato dato alcuni anni fa in un interessante articolo (GRASSI, ET AL. 2003) nel quale la Sardegna viene identificata come un centro di domesticazione secondaria della Vitis e il Muristellu è uno dei due vitigni (l’altro è il Bovale murru, cioè il Bovali mannu o Cagnulari) che «sono risultati essere molto vicini ad alcuni individui di vite selvatica». Questo, oltre al fatto che le tracce documentali più antiche sono non a caso presenti in Sardegna, rende praticamente certa l’origine sarda del vitigno.
Dalle analisi genetiche risulta evidente definitivamente che Muristellu e Bovali mannu (Cagnulari) sono due vitigni distinti, che condividono più del 50% degli alleli ma che in alcuni loci non ne condividono alcuno, motivo che fa escludere anche un possibile rapporto di parentela diretta. Molte varietà sarde risultano vicine geneticamente al Muristellu e le analisi hanno individuato anche dei rapporti di discendenza. È emerso che la Fiudedda è figlia del Muristellu per incrocio con il Pansale (Monica bianca) così come il Girò di Bosa, che quindi è un full-sibling della Fiudedda e non è affatto un Girò. Infine la Nera di Oliena risulta derivare dal Muristellu per incrocio con il Cannonau. Anche la Monica puntinata falsa e il Nieddu polchinu possono avere un rapporto di parentela diretta con il Muristellu sebbene non sia stato possibile chiarirlo completamente, poichè non è stato individuato un secondo genitore. Una peculiarità del Muristellu è l’allele con peso molecolare 218 nel locus VVMD5: questo allele è raro nella vite domestica mentre si ritrova maggiormente diffuso nella vite selvatica. Fra i vitigni sardi analizzati è stato trovato solo in: Muristellu, Monica, Axina de Francia, Monica puntinata falsa (che come detto sopra ha comunque un rapporto di parentela diretta con Muristellu, anche se non chiaramente definito) e Nera di Oliena (quest’ultima, come detto, figlia del Muristellu).
In corsica il Muristellu è chiamato Carcajolo noir. E' stata trovata anche una corrispondenza nel profilo SSR con la spagnola Parraleta.