La morfologia fogliare ricorda quella di due genotipi abruzzesi denominati rispettivamente ‘Caccino’ (nel Teramano) e ‘Biancame’ (nel Chietino); ricorda anche quella del vitigno ‘Empibotte Bianco’ descritto da Bruni (1962), denominato anche ‘Mostosa’ o ‘Caccione’ nelle aree di Ascoli e di Teramo. Differisce dal ‘Biancame’ descritto da Bruni (1965), iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite (n. 25).
Il profilo genetico di ‘Biancoreale’ coincide con quella del ‘Caccino’ e del ‘Biancame’ chietino; il confronto con il profilo genetico dei cloni di ‘Biancame’ CAB19 e CAB20 evidenzia dimensioni alleliche differenti (Filippetti, comunicazione personale).