Fogarina - RE19: informazioni generali

informazioni gestite da Dipartimento di Scienze della Vita - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
come citare questa fonte Antonelli A., Bignami C., Imazio S., Masino F., Matrella V., Montevecchi G., Vasile Simone , 2015. Fogarina. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Fondazione Ager, Istituto A. Zanelli (RE)
informazioni generali
nome Fogarina
codice ITA421-RE19
nazione di selezione Italia
regione di selezione Emilia-Romagna
provincia di selezione Reggio Emilia
località di selezione n.d.
istituzione custode n.d.
collezione Azienda Agraria dell’Istituto d’istruzione superiore Antonio Zanelli-Reggio Emilia
varietà & clone
tipo di origine spontanea
Genere Vitis
specie Vitis vinifera
sottospecie sativa
varietà Fogarina
clone n.d.
profilo microsatellite standardizzato
loci: loci predefiniti ( 9 )
locus SSR: VVS2 VVMD5 VVMD7 VVMD27 VrZAG62 VrZAG79 VVMD25 VVMD28 VVMD32
allele: A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2
dimensione: 133 135 227 239 233 239 185 189 194 204 247 251 242 256 231 237 253 259
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • germoglio pagina superiore
    germoglio pagina superiore
  • germoglio pagina inferiore
    germoglio pagina inferiore
  • gemma
    gemma
  • foglia
    foglia
  • foglia pagina superiore
    foglia pagina superiore
  • foglia pagina inferiore
    foglia pagina inferiore
  • seno peziolare
    seno peziolare
  • fiore
    fiore
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
  • vinacciolo
    vinacciolo
note

Notizie storiche

 La Fogarina è un vitigno della provincia di Reggio Emilia dall’origine incerta, ma sicuramente antica. La tradizione locale attribuisce a un certo Carlo Simonazzi (cognome anche oggi piuttosto comune nella zona) l’individuazione del ceppo capostipite vicino alla foce del Po, mentre pescava sul greto del torrente Crostolo. Era il novembre del 1820 e i grappoli ancora  sani lo colpirono. Altre ipotesi, che rimanderebbero ancora più indietro nel tempo, sono state formulate dal  Mossini di Guastalla (1905), che riteneva che la Fogarina fosse giunta qualche secolo prima in un bosco guastallese detto Fogarin (da cui il nome della varietà), trasportata da un’alluvione del Po (Burert, 2011). 

La presenza e importanza della Fogarina sono però documentate con certezza dal 1847, quando Antonio Galloni la definisce l’uva più gradita e esportata dell’epoca.

Nel 1886 Balletti e Gatti delineano sinteticamente le caratteristiche del vino di Fogarina: “saporoso, ma aspro, austero e tuttavia durevole, con profumo del tutto speciale”. Anche Toni (1927) descrive i tratti salienti del vino, oltre che quelli agronomici del vitigno: “..... vitigno di grande produzione che dà un vino ricco di acidità fissa e volatile, usato da taglio per dare vivezza di colore e serbevolezza”.

 Casali (1915) riporta il nome dialettale  Ova Fugarèina (o Ova Fugarina” nel suo dizionario di nomi di piante reggiane.

Il nome Fogarina è largamente noto in Italia, in quanto riporta alla mente di molti la nota canzone popolare, interpretata negli anni passati dal Duo di Piadena, ma anche da altri cantanti famosi. Il vitigno ha invece subito negli anni un destino di netto declino rispetto agli inizi del secolo scorso, quando la produzione alimentava una corrente di esportazione verso diverse regioni italiane. Non più di un decennio fa la Fogarina era ritenuta quasi scomparsa ed è stata recuperata grazie all’intervento congiunto di viticoltori, cantine  e enti locali.

Pur se gia descritta da Cosmo e Polsinelli negli anni ’60, l’iscrizione al registro varietale è avvenuta solo nel 2007.

Per la sua rarità e la valenza storica ed economica la  Fogarina è stata iscritta nel Repertorio volontario regionale delle risorse genetiche agrarie dell’Emilia Romagna con determina del 20 DICEMBRE 2010, N. 14800: L.R. 01/2008.

 

Distribuzione e variabilità

 

La Fogarina, denomiata “Fogarina di Gualtieri”, era prevalentemente coltivata  nei terreni alluvionali del Po e del basso Enza (comune di Gualtieri) . La propagazione per innesto e la coltivazione vennero promosse da Domenico Rossi, un agricoltore di Gualtieri convinto dei pregi di questa uva (Dolcini et al., 1967). Bertolini (1927) riferisce che tra il 1922 e il 1926 la produzione di uva Fogarina era di circa 400.000 q annui, che costituivano il 20% della produzione della provincia di Reggio Emilia e l’ 80% nella bassa reggiana (Gualtieri, Boretto, Brescello), secondo vitigno dopo l’Ancellotta”.

Si diffuse quindi anche nel Mantovano, nel Modenese e in Romagna.

Dal secondo dopoguerra si è verificato il declino della coltivazione, fino quasi alla scomparsa del vitigno, che solo recentemente è stato recuperato e rivalutato. Nuovi impianti sono stati messi a dimora, in particolare  nell’area di origine, grazie alle iniziative di Cantina Sociale di Gualtieri, Consorzio per la tutela dei vini DOC di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia.

 Attualmente la Fogarina è coltivata su pochi ettari, soprattutto nel comune di Gualtieri e nelle aree circostanti.

 

Utilizzazione

L’uva di Fogarina è destinata alla vinificazione. Era tradizionalmente utilizzata per la produzione di vini da taglio, dei quali si valorizzavano le caratteristiche di acidità, freschezza, profumo e colore per ringiovanire i vini, aumentarne l’acidità ed esaltarne i profumi.

La prima etichetta di vino Fogarina, prodotto da Ettore Pecorini, risale al 1900 (Zini e Caleffi, 2004).

Il noto esperto di vini Luigi Veronelli ne apprezzò le caratteristiche, paragonandone le potenzialità, se prodotto con tecniche adeguate, a quelle dei migliori vini toscani.

 

Nel 2009 è stata inserita nella DOC “Reggiano”. La Cantina di Gualtieri produce anche un Passito.

Il vino ha colore rosso violetto molto intenso con spiccati riflessi violacei; il profumo è ottimo, con note fruttate, in particolare con sentori di prugna cotta, bacche (ribes) e drupe a polpa rossa (ciliegia, lampone, mora)); e sentori erbacei e speziati (Meglioraldi et al. 2008).

Dal punto di vista gustativo il prodotto è molto acido, ha struttura e persistenza elevate.

 

 

 

accessioni della medesima varietà (1)
  • Fogarina - Dipartimento di Scienze della Vita - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
aggiornamento 29/11/2016 09:52:29 (7 anni fa)