Trebbiano Modenese - RE70: informazioni generali

informazioni gestite da Dipartimento di Scienze della Vita - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
come citare questa fonte Bignami C., Imazio S., Antonelli A., Masino F., Matrella V., Montevecchi G., Vasile Simone G., 2015. Trebbiano modenese. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Fondazione Ager
informazioni generali
nome Trebbiano Modenese
codice ITA421-RE70
nazione di selezione Italia
regione di selezione Emilia-Romagna
provincia di selezione Modena
località di selezione n.d.
istituzione custode Dipartimento di Scienze della Vita - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
collezione on farm
varietà & clone
tipo di origine spontanea
Genere Vitis
specie Vitis vinifera
sottospecie sativa
clone n.d.
trueness to type informazione non inserita
profilo microsatellite standardizzato
loci: loci predefiniti ( 9 )
locus SSR: VVS2 VVMD5 VVMD7 VVMD27 VrZAG62 VrZAG79 VVMD25 VVMD28 VVMD32
allele: A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2
dimensione: 135 155 225 225 247 247 183 185 194 204 243 251 242 256 239 247 251 273
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • germoglio pagina superiore
    germoglio pagina superiore
  • germoglio pagina inferiore
    germoglio pagina inferiore
  • foglia
    foglia
  • foglia pagina superiore
    foglia pagina superiore
  • foglia pagina inferiore
    foglia pagina inferiore
  • grappolo
    grappolo
note

Note storiche

L’origine del Trebbiano Modenese non è conosciuta. Nel territorio modenese sono coltivati da secoli diversi Trebbiani, che venivano citati già nel seicento.

Nel 1751, Caula riportava la descrizione di due Trebbiani: Trebbiana o Terbiana, che definiva ‘la regina delle uve’ , e la Trebbianina o Trebbianella, simili alla precedente, m con ‘grana più minute e rare’ (in Maini, 1851).

Aggazzotti nel 1867 descrive tre Trebbiani presenti nella sua collezione di Colombaro di Formigine, e ne riporta i sinonimi: Trebbiana (Tribbiano, Terbiano bianco comune), Trebbianina comune (Tribbiano piccolo), Trebbiana di Spagna (Trebbiana romana). Parlando della Trebbiana, dice che è uva comunissima nelle colline modenesi, e termina dicendo che se ne conoscono più varietà:  Trebbiana romana, Trebbiana fiorentina, Trebbiana di Spagna, Trebbiana rossa, Trebbianina, Trebbianella, ecc.., delineando in questo modo una diversità e una affinità tra i Trebbiani coltivati localmente.

Nel 1839 Gallesio, nei suoi viaggi, visitando l’Emilia parla distintamente della Terbiana e della Terbianella, che trova a Reggio Emilia, e del Trebbiano di Spagna, che vede a Nonantola, nella villa del conte Salimbeni, e nelle terre dell’Aggazzotti, con la Terbiana comune.

Lodovico Malavasi (1879)parla del Trebbiano di Spagna come di una varietà di recente introduzione.

Casali (1915) sembra confermare, citandoli nel suo elenco dei nomi di piante nel dialetto reggiano, la presenza di tre diversi Trebbiani nei territori di Reggio Emilia e Modena agli inizi del ‘900: Óva terbiân (Trebbiano bianco), Óva terbiân ėd Módna (Trebbianino o Trebbiano piccolo), Óva terbianch (Trebbiano comune bianco).

Confrontando queste informazioni, sembrerebbe che il nome Trebbianina o Trebbianino sia da attribuire più all’attuale Trebbiano Modenese  che non al Trebbiano di Spagna.

 

Diffusione e variabilità

Il Trebbiano Modenese è coltivato soprattutto nelle aree  collinari e pedecollinari della provincia di Modena, dove, con 264 ha, occupa circa il 3.5% della superficie vitata.

 

Usi

Il vino di Trebbiano Modenese ha alto grado alcolico, buona acidità e buon contenuto di polifenoli, che lo rendono ben strutturato e con buona serbevolezza; ha colore brillante, aromi floreali e fruttati, freschi anche a maturazione avanzata, molto strutturati e persistenti al gusto (Melotti et al., 2013).

Entra nel vino DOC Modena o di Modena, in Emilia Romagna, e negli IGT Bianco di Castelfranco Emilia,  Emilia o dell’Emilia, Forlì, Ravenna, Rubicone e Terre di Veleja, in Emilia Romagna, e Osco e Rotae, nel Molise.

E utilizzato per la produzione dell’aceto balsamico.

bibliografia correlata (7)
autori anno titolo rivista citazione
Calò A., Scienza A. Costacurta A. 2001 Vitigni D’Italia Edagricole
Malavasi L. 1879 Contributo all'ampelografia modenese. Cesare Olivari, Modena. 72 p.
Melotti M., Simoni M., Nigro G. 2013 Valorizzazione agro enologica del Trebbiano modenese. Agricoltura, Aprile: 80-82.
Gallesio G. 1995 I giornali dei viaggi A cura di E. Baldini. Accademia dei Georgofili, Firenze.
Aggazzotti F. 1867 Catalogo descrittivo delle principali varietà di uve coltivate presso il csa. Avv. Francesco Aggazzotti del Colombaro. Tipografia di Carlo Vincenzi, Modena.
Casali C. 1915 I nomi delle piante nel dialetto reggiano. Atti del Consorzio di Reggio Emilia n.1. Tipografia Bondavalli. Reggio nell’Emilia. 126 pp.
Maini L. 1851 Catalogo alfabetico di quasi tutte le uve o viti conosciute e coltivate nelle provincie di Modena e Reggio secondo i loro nomi volgari. Tipografia Moneti e Pelloni, Modena
accessioni della medesima varietà (1)
  • Trebbiano Modenese - Dipartimento di Scienze della Vita - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
aggiornamento 30/07/2015 15:38:24 (8 anni fa)