L’Aleatico risulta molto vicino al vitigno Culupuntu ed entrambi condividono con il Moscatello (corrispondente al Muscat à petits grains) sempre almeno un allele per locus, è possibile pertanto che vi sia un rapporto di parentela diretto. D’altro canto già diversi autori indicano nel Moscato la probabile origine dell’Aleatico (Italian Vitis Database).
Vitigno ritenuto di origine toscana, ma non è di origine greca ed è probabilmente progenie del Moscato bianco (Robinson et al., 2012). Senza escludere l’introduzione nel nord dell’isola in seguito ai rapporti con la Toscana (anche se l’Angius non lo cita), rimane documentata dal Cettolini l’introduzione in Sardegna a fine ‘800 insieme ad altri vitigni allo scopo di studiarne l’adattamento nell’isola. Oggi è coltivato, poco, in Gallura (Padru) e nel Mandrolisai.