Lambrusco di Fiorano - RE03: informazioni generali

informazioni gestite da Dipartimento di Scienze della Vita - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
come citare questa fonte Bignami C., Antonelli A., Imazio S., Masino F., Matrella V., Montevecchi G., Vasile Simone G- , 2015. Lambrusco di Fiorano. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Fondazione Ager, Istituto A. Zanelli (RE)
informazioni generali
nome Lambrusco di Fiorano
codice ITA421-RE03
nazione di selezione Italia
regione di selezione Emilia-Romagna
provincia di selezione Reggio Emilia
località di selezione n.d.
istituzione custode n.d.
collezione Azienda Agraria dell’Istituto d’istruzione superiore Antonio Zanelli-Reggio Emilia
varietà & clone
tipo di origine spontanea
Genere Vitis
specie Vitis vinifera
sottospecie sativa
clone n.d.
profilo microsatellite standardizzato
loci: loci predefiniti ( 9 )
locus SSR: VVS2 VVMD5 VVMD7 VVMD27 VrZAG62 VrZAG79 VVMD25 VVMD28 VVMD32
allele: A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2
dimensione: 143 155 225 231 239 253 185 185 188 192 243 251 256 258 237 263 253 263
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • germoglio pagina superiore
    germoglio pagina superiore
  • germoglio pagina inferiore
    germoglio pagina inferiore
  • gemma
    gemma
  • foglia
    foglia
  • foglia pagina superiore
    foglia pagina superiore
  • foglia pagina inferiore
    foglia pagina inferiore
  • seno peziolare
    seno peziolare
  • fiore
    fiore
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
  • vinacciolo
    vinacciolo
note

Riferimenti storici

Le origini del Lambrusco di Fiorano non sono state accertate con chiarezza. Per la forma simile dell’acino, è stato talora confuso con il Lambrusco oliva, che ha però acini di minori dimensioni. Anche le denominazioni utilizzate nei secoli scorsi hanno alimentato la confusione e reso difficile ricostruire il percorso storico. Sono stati infatti utilizzati diversi i sinonimi, come Prugnola e Lambrusco oliva grosso (Marzotto, 1925), Lambruscone o Brugnola (Cosmo et al., 1962). Di recente l’indagine bibliografica compiuta per l’iscrizione al repertorio regionale delle varietà locali di interesse agrario dell’Emilia Romagna ha portato a ritenere errati i sinonimi Prugnola e Brugnola e corretti i sinonimi Lambruscone e Lambrusco oliva grosso (RER, 2011). Nella stessa indagine viene infatti ritenuto probabile che il Lambrusco di Fiorano corrisponda al Lambruscone o Lambrusco oliva grosso descritto dall’Aggazzotti nel 1867, che riporta tratti morfologici dell’acino (“acini grossi, ovoidei, farinosi) e caratteri qualitativi dell’uva e del vino (“ottiensi vino di corpo, sapido….ben carico di colore, col quale…si fanno tagli”)  coincidenti con quelli del Lambrusco di Fiorano.

L’attività di valutazione finanziata dalla Provincia di Modena nell’ambito del PSR 2007/13, Misura 214-Azione 7, grazie al progetto per il “Recupero, salvaguardia e valorizzazione dei vitigni modenesi Festasio e Lambrusco di Fiorano”,(Nigro et al., 2013), ha portato nel 2016 all’iscrizione del Lambrusco di Fiorano al Registro nazionale delle varietà, con il nome  Lambrusco del Pellegrino (Pecile et al., 2016).

 

Distribuzione e variabilità

Il vitigno, che prende il nome dal comune di Fiorano, in provincia di Modena, è coltivato soprattutto nell’area pedemontana del territorio modenese e reggiano, ma è raro e viene considerato ad elevato rischio di erosione genetica (RER, 2011).

Analisi dei profili micro satellite hanno messo in evidenza come il Lambrusco di Fiorano, al pari del Lambrusco grasparossa, Lambrusco Maestri e Lambrusco Montericco,  sia geneticamente distante da un gruppo numeroso di Lambruschi (Boccacci et al., 2005).  

 

Usi

I vini ottenuti da micro vinificazione (Nigro et al., 2013) hanno rivelato un composizione equilibrata, con buon grado alcolico, acidità sostenuta, buona struttura e idoneità alla produzione di vini, freschi, fermi o frizzanti . Di colore rosso-violetto o rosso rubimno di media intensità, con profilo olfattivo con prevalenti note di frutta (mora e cilegia), fiorali (viola e rosa), speziate (pepe); gusto di acidità-medio-alta, amarognolo e mediamente astringente.

 

 

 

 

 

 

 

 

bibliografia correlata (8)
autori anno titolo rivista citazione
Meglioraldi S., Ruffa P., Raimondi S., Storchi M., Torello Marinoni D., Vingione M., Boccacci P., Schneider A., 2013 Conoscere il patrimonio viticolo per tutelarlo L'Informatore agrario. 23:50-54
Boccacci P., Torello Marinoni D, Gambino G., Botta R., Schneider A 2005 Genetic characterization of Endangered Grape Cultivars of Reggio Emilia Province American Journal of Enology and Viticulture 56:4, 411-416
Toni G. 1927 Agricoltura emiliana. Viticoltura ed enologia. L’Italia agricola n. 4
Nigro G., Melotti M., Simoni M 2013 Festasio e Lambrusco di Fiorano. Agricoltura. Novembre: 67-68
Cosmo I., Polsinelli M., Comuzzi A., Sardi F., Calò A. 1962 Lambruschi Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, Vol. II, 1-30, Treviso
Marzotto N. 1925 Uve da vino Volume I. Tipografia commerciale, Vicenza.
Regione Emilia Romagna 2011 Lambrusco di Fiorano. Scheda tecnica per l’iscrizione al repertorio Bollettino ufficiale parte seconda. Anno 42 13 gennaio 2011 N.4
Aggazzotti F. 1867 Catalogo descrittivo delle principali varietà di uve coltivate presso il csa. Avv. Francesco Aggazzotti del Colombaro. Tipografia di Carlo Vincenzi, Modena.
accessioni della medesima varietà (1)
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aggiornamento 29/11/2016 09:53:41 (8 anni fa)