Lambrusco grasparossa - RE05: informazioni generali

informazioni gestite da Dipartimento di Scienze della Vita - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
come citare questa fonte Imazio S., Antonelli A., Masino F., Matrella V., Montevecchi G., Vasile Simone , Bignami C., 2015. Lambrusco grasparossa. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Fondazione Ager, Istituto A. Zanelli (RE)
informazioni generali
nome Lambrusco grasparossa
codice ITA421-RE05
nazione di selezione Italia
regione di selezione Emilia-Romagna
provincia di selezione n.d.
località di selezione n.d.
istituzione custode n.d.
collezione Azienda Agraria dell’Istituto d’istruzione superiore Antonio Zanelli-Reggio Emilia
varietà & clone
tipo di origine spontanea
Genere Vitis
specie Vitis vinifera
sottospecie sativa
clone n.d.
profilo microsatellite standardizzato
loci: loci predefiniti ( 9 )
locus SSR: VVS2 VVMD5 VVMD7 VVMD27 VrZAG62 VrZAG79 VVMD25 VVMD28 VVMD32
allele: A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2
dimensione: 133 133 231 231 239 249 185 189 194 200 245 245 242 256 221 247 241 263
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • germoglio pagina superiore
    germoglio pagina superiore
  • germoglio pagina inferiore
    germoglio pagina inferiore
  • gemma
    gemma
  • foglia
    foglia
  • fiore
    fiore
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
  • vinacciolo
    vinacciolo
note

Notizie storiche

Viene citato nel 1805 da Filippo Re. È noto anche come "Grasparossa" o "Graspa rossa", per il colore rosso del raspo e dei pedicelli (Cosmo et al., 1962). A questa caratteristica fa riferimento l’Aggazzotti (1867), che lo descrive sotto il nome di "Lambrusco di Spezzano" o "Refosca", aggiungendo anche, nel sottotitolo, i nomi “Lambrusca dai graspi rossi. Lambrusca Aggazzotti”. Le stesse denominazion i vengono riprese dal Molon nella sua Ampelografia (1906).

Anche successivamente, queste sinonimie trovano conferma: tra i nomi dialettali reggiani delle uve citati dal Casali (1915) si trova in effetti l’”Óva lambrósch dal grasp ròss”, con i corrispondenti nomi italiani “Lambrusca dai graspi rossi”, “Refosca di Spezzano”.

 

Diffusione e variabilità

Il Lambrusco grasparossa è coltivato su 1561 ha nelle zone collinari e pedecollinari del Modenese, dove, con l' 1% della superficie a vite, è il secondo vitigno dopo il Lambrusco salamino e prima del Lambrusco di Sorbara (2012). In provincia di Reggio Emilia è il quinto vitigno per superficie coltivata a vigneto, con circa 312 ettari, pari al 4,25% della superficie totale a vite.

Studi fillometrici hanno evidenziato variabilità entro il vitigno e l’individuazione di due sottotipi differenziati per la morfologia della lamina fogliare (Silvestroni et al., 2008).

Quattro cloni sono stati omologati dal 1969 al 2013.

L’analisi delle distanze genetiche per 12 SSR ha evidenziato come il Lambrusco grasparossa si inserisca, con Ancellotta, in un gruppo distinto da quello che comprende la maggior parte degli altri Lambruschi (Boccacci et al., 2005).

 

Caratteristiche agronomiche

È varietà rustica, poco sensibile alla botrite, mediamente sensibile a oidio e peronospora, piuttostosensibile alle virosi (Silvestroni et al., 2008; Meglioraldi, 2014).

Ha produttività da buona ad elevata passando dalle aree collinari a quelle di pianura.

 

Prodotti

Con uve da in misura non inferiore ell’85% si ottengono i vini DOC Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e DOC Colli di Scandiano e di canossa Lambrusco Grasparossa. Entra in taglio con le uve di Lambruschi e altri vitigni, in numerosi vini DOC; concorre alla produzione dell’IGT Emilia o dell’Emilia in misura fino all’85% (da solo o con altri lambrusche).

Il vino ha colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei.  È ricco di corpo, con prevalenza di componente tannica,bilanciata dalla moderata acidità, e caratterizzato da sentori di marasca con note speziate e fenoliche (Meglioraldi, 2014).

bibliografia correlata (9)
autori anno titolo rivista citazione
Meglioraldi S., Ruffa P., Raimondi S., Storchi M., Torello Marinoni D., Vingione M., Boccacci P., Schneider A., 2013 Conoscere il patrimonio viticolo per tutelarlo L'Informatore agrario. 23:50-54
Boccacci P., Torello Marinoni D, Gambino G., Botta R., Schneider A 2005 Genetic characterization of Endangered Grape Cultivars of Reggio Emilia Province American Journal of Enology and Viticulture 56:4, 411-416
Cosmo I., Polsinelli M., Comuzzi A., Sardi F., Calò A 1962 "Lambrusco Grasparossa", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume II, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste
Meglioraldi S. 2012 La biodiversità viticola reggiana. In: Arca Regia, piante e animali dell’agrobiodiversità reggiana. Provincia di Reggio Emilia. Compograf (RE).
Silvestroni O., Filippetti I., Fontana M. 2008 Ogni lambrusco ha il suo temperamento Civiltà del bere. I vitigni italici cosiddetti minori (26). 2° puntata. Aprile 08: 61-69.
Re F. 1805 Appunti sulla vite Manoscritto, Biblioteca Pamizzi, Reggio Emilia
Aggazzotti F. 1867 Catalogo descrittivo delle principali varietà di uve coltivate presso il csa. Avv. Francesco Aggazzotti del Colombaro. Tipografia di Carlo Vincenzi, Modena.
Casali C. 1915 I nomi delle piante nel dialetto reggiano. Atti del Consorzio di Reggio Emilia n.1. Tipografia Bondavalli. Reggio nell’Emilia. 126 pp.
Molon G. 1906 Ampelografia. vol. II - Hoepli, Milano.
accessioni della medesima varietà (1)
  • Lambrusco grasparossa - Dipartimento di Scienze della Vita - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
aggiornamento 10/02/2016 11:57:53 (8 anni fa)