Notizie storiche
Viene citato nel 1805 da Filippo Re. È noto anche come "Grasparossa" o "Graspa rossa", per il colore rosso del raspo e dei pedicelli (Cosmo et al., 1962). A questa caratteristica fa riferimento l’Aggazzotti (1867), che lo descrive sotto il nome di "Lambrusco di Spezzano" o "Refosca", aggiungendo anche, nel sottotitolo, i nomi “Lambrusca dai graspi rossi. Lambrusca Aggazzotti”. Le stesse denominazion i vengono riprese dal Molon nella sua Ampelografia (1906).
Anche successivamente, queste sinonimie trovano conferma: tra i nomi dialettali reggiani delle uve citati dal Casali (1915) si trova in effetti l’”Óva lambrósch dal grasp ròss”, con i corrispondenti nomi italiani “Lambrusca dai graspi rossi”, “Refosca di Spezzano”.
Diffusione e variabilità
Il Lambrusco grasparossa è coltivato su 1561 ha nelle zone collinari e pedecollinari del Modenese, dove, con l' 1% della superficie a vite, è il secondo vitigno dopo il Lambrusco salamino e prima del Lambrusco di Sorbara (2012). In provincia di Reggio Emilia è il quinto vitigno per superficie coltivata a vigneto, con circa 312 ettari, pari al 4,25% della superficie totale a vite.
Studi fillometrici hanno evidenziato variabilità entro il vitigno e l’individuazione di due sottotipi differenziati per la morfologia della lamina fogliare (Silvestroni et al., 2008).
Quattro cloni sono stati omologati dal 1969 al 2013.
L’analisi delle distanze genetiche per 12 SSR ha evidenziato come il Lambrusco grasparossa si inserisca, con Ancellotta, in un gruppo distinto da quello che comprende la maggior parte degli altri Lambruschi (Boccacci et al., 2005).
Caratteristiche agronomiche
È varietà rustica, poco sensibile alla botrite, mediamente sensibile a oidio e peronospora, piuttostosensibile alle virosi (Silvestroni et al., 2008; Meglioraldi, 2014).
Ha produttività da buona ad elevata passando dalle aree collinari a quelle di pianura.
Prodotti
Con uve da in misura non inferiore ell’85% si ottengono i vini DOC Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e DOC Colli di Scandiano e di canossa Lambrusco Grasparossa. Entra in taglio con le uve di Lambruschi e altri vitigni, in numerosi vini DOC; concorre alla produzione dell’IGT Emilia o dell’Emilia in misura fino all’85% (da solo o con altri lambrusche).
Il vino ha colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei. È ricco di corpo, con prevalenza di componente tannica,bilanciata dalla moderata acidità, e caratterizzato da sentori di marasca con note speziate e fenoliche (Meglioraldi, 2014).